Puglia, un mare di ciliegie da buttare

La testimonianza della Tricarico's Cherries: la pioggia è stata un flagello

Puglia, un mare di ciliegie da buttare
Un mare colorato di rosso, il rosso delle ciliegie. Dopo l'ondata di maltempo, nei ceraseti pugliesi non resta che una distesa di frutti a terra: le varietà precoci andate perdute. Lo testimonia anche questa fotografia scattata da Antonio Tricarico, titolare dell'azienda barese Tricarico's Cherries, specializzata nella produzione di ciliegie. "E' stato un flagello, i danni sono davvero importanti - spiega l'imprenditore pugliese a Italiafruit News - Tanto è andato distrutto, i danni sono irreversibili. Ci piange il cuore a vedere tutto questo scarto... ma non si può fare diversamente, purtroppo tutta questa pioggia ha compromesso le produzioni".

Tricarico's Cherries coltiva circa 22 ettari di terreno con le ciliegie delle varietà Bigarreau, Giorgia e Ferrovia. Grandine e pioggia hanno inflitto un colpo durissimo non solo all'azienda ma alla Puglia intera, Regione che eccelle nella cerasicoltura, a partire dalla varietà Ferrovia esportata in tutta Europa. "In tutte le zone di coltivazione precoce la Ferrovia è andata completamente distrutta - argomenta l'imprenditore pugliese - noi siamo un po' indietro e siamo riusciti a salvarla, e ora stiamo puntando tutto su questa varietà". Tra le altre cultivar "la Giorgia è una ciliegia molto delicata, ma siamo riusciti a salvarne la metà. Per quanto riguarda la Bigarreau, non ho potuto raccoglierne neanche una, ho perso il 70% della produzione".

La richiesta di ciliegie in questo periodo è molto elevata, e le ingenti perdite di produzione mettono in difficoltà le aziende nel soddisfare la domanda. Anche la Tricarico's Cherries, che distribuisce all'ingrosso puntando soprattutto sulla qualità, non riesce ad accogliere tutte le richieste. "Non abbiamo una produzione tale da rifornire tutti i magazzini, nonostante siamo riusciti a salvare molti frutti, non bastano - prosegue il titolare - Vendiamo anche online con consegna direttamente a domicilio, ma il maltempo non ci ha consentito di produrre ciliegie di qualità, ad esempio le ciliegie della varietà Bigarreau hanno assorbito molta acqua perdendo così il loro caratteristico sapore. Io faccio un prodotto d'eccellenza, se le condizioni non mi consentono di ottenere una ciliegia dalle particolari caratteristiche organolettiche preferisco non spedire alcun prodotto".

Ora la palla passa ai produttori, che dovranno attrezzarsi per rimediare al disastro. "Le istituzioni locali si sono attivate per richiedere lo stato di calamità, vediamo se verrà accolto", conclude Antonio Tricarico.

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