Mandorle e risiko dei dazi, scenario sempre più complesso

Almond Board of California: in Cina abbiamo già ridotto l'export del 30%. E ora c'è anche l'India

Mandorle e risiko dei dazi, scenario sempre più complesso
La guerra dei dazi tra gli Usa e le altre amministrazioni mondiali sta assumendo sempre più le sembianze di una sfida a risiko. Una partita che, negli ultimi giorni, ha visto l'ingresso di un nuovo partecipante: l'India. La quale ha alzato fino al 70% i dazi sulle importazioni di 28 prodotti americani, tra cui mele (clicca qui per leggere l'articolo di ieri), ceci e lenticchie. 

Ma a preoccupare più di ogni altra cosa gli operatori americani, e non solo, è l'inasprimento delle tariffe per la mandorla californiana. L'India è infatti il primo mercato di esportazione per il frutto americano, rappresentando oltre il 50% dell'export per un valore superiore a 500 milioni di dollari. Le mandorle Usa, inoltre, già da un anno sono assoggettate a un regime doganale penalizzante da parte della Cina, il terzo maggiore mercato di destino in assoluto. 

Secondo i dati dell'associazione Almond Board of California (Abc), i dazi hanno provocato la riduzione del 30% dell'export in Cina. "Sicuramente ne stiamo risentendo, speriamo che questa situazione commerciale si possa risolvere il prima possibile", ha dichiarato all'Agenzia Nuova Cina Richard Waycott, presidente e Ceo dell'Abc.



A beneficiare dei dazi cinesi è stata l'Australia. Secondo l'ultimo report dell'associazione, pubblicato a maggio, "la tariffa cinese del 50% sulle mandorle della California ha offerto un'opportunità all'Australia, che ha aumentato significativamente le sue spedizioni in Cina. Grazie alla tariffa agevolata dello 0%, entrata in vigore il 1° gennaio 2019, in seguito all'attuazione dell'accordo di libero scambio i due Paesi, le spedizioni australiane nel mercato cinese sono aumentate del 2.100% rispetto all'anno precedente. I nostri volumi verso la Cina e il mercato di Hong Kong sono invece diminuiti del 33%".

Le nuove tariffe imposte dall'India, ora, fanno temere ripercussioni sui prezzi del nuovo raccolto in tutti i mercati internazionali. Anche perché gli States concentrano circa i due terzi della produzione mondiale di mandorle e prevedono per la stagione 2019/20 una raccolta record di 1,13 milioni di tonnellate

Tra gli altri Paesi produttori del mondo, quest'anno l'Australia stima di produrre circa 100mila tonnellate, la Spagna 78mila, la Turchia 20mila, l'Italia 18mila, la Tunisia e l'Iran 15mila, il Cile e il Marocco 14mila, la Grecia novemila. Nel complesso, la produzione globale di mandorle dovrebbe attestarsi a 1,44 milioni di tonnellate, in leggera crescita rispetto all'anno precedente (1,3 milioni).


Fonte: Inc - International Nut & Dried Fruit Council

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