Puglia, si dimette l'assessore Di Gioia

Puglia, si dimette l'assessore Di Gioia
Si dimette per la seconda volta in sei mesi. L'assessore regionale all'Agricoltura Leonardo Di Gioia rassegna le deleghe nelle mani del presidente della Regione, Michele Emiliano. Lo fa con una lettera di poche righe inviata al governatore, nella quale ringrazia per l'occasione avuta con l'incarico ottenuto in giunta regionale nel 2015.

A scatenare la decisione, la nomina dei due sub commissari all'Arif, l'agenzia regionale per le attività forestali. La scelta del governatore è caduta su Vito Damiani e su Francesco Ferraro, ex sindaco di centrodestra di Acquarica del Capo e già preso di mira dai consiglieri dell'associazione C-entra il futuro per le sue posizioni antiscientifiche in tema di xylella. Scelte non gradite all'assessore che così ha deciso di dimettersi.

Lo aveva già fatto una prima volta a gennaio scorso, in pesante polemica con Emiliano su tutti i temi caldi dell'agricoltura (dalla xylella alla mancata erogazione dei fondi del Psr e delle gelate). Ma dopo il pressing del governatore poche settimane dopo era tornato in giunta.

Negli ultimi mesi però è finito al centro delle polemiche da parte del centrosinistra per la sua decisione di sostenere alle elezioni europee il candidato della Lega Massimo Casanova (amico di Matteo Salvini, poi eletto all'Europarlamento). Una decisione imbarazzante per il governatore che ha deciso di mettere su un fronte largo anti Lega.

Tuttavia Emiliano aveva resistito alle richieste di parte del centrosinistra di togliere le deleghe a Di Gioia, anche per evitare di rompere i fragili equilibri all'interno della giunta e di rinunciare a un esponente politico di peso nella provincia di Foggia. Ora però la scelta di Di Gioia (dato più volte in partenza per Roma, in vista di una nomina al vertice dell'Ismea) potrebbe costringere Emiliano a un rimpasto di giunta a pochi mesi dalle elezioni regionali del 2020.

"Ringrazio Leonardo Di Gioia per il contributo importante che ha dato in questi anni alla nostra amministrazione alla guida dell'assessorato all'Agricoltura. Non sono stati anni facili, ma sono stati affrontati sempre con grande spirito di servizio e attenzione. Continueremo a lavorare con il comune obiettivo di completare l'attuazione del programma di governo", ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

“Siamo arrivati al redde rationem di una serie di fibrillazioni politiche, pre e post elettorali. Ma a farne le spese sarà l’Agricoltura pugliese. Di fatto la Regione ha perso totalmente il timone del settore ed è prossima allo sbando”. Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia, commenta così la notizia delle dimissioni dell’assessore Leonardo Di Gioia.

“La fase è delicatissima - spiega Lazzàro - La minaccia della xylella e i 300 milioni in arrivo per affrontarla; il nodo Psr che sembrava prossimo a sciogliersi e il rischio di disimpegno dei fondi sempre più vicino. La Puglia non può permettersi un’altra fase di stallo. Ma la Regione sembra non avere idea di quale strategia usare”.

In conseguenza delle dimissioni di Leonardo Di Gioia, secondo Confagricoltura Puglia, “l’Assessorato sarà letteralmente fuori controllo”. All’uscita di scena dell’assessore seguirà infatti la scadenza dell’incarico di Direttore generale del Dipartimento Gianluca Nardone e successivamente anche quello del Dirigente dell’Autorità di Gestione Luca Limongelli.  

“A queste caselle vuote seguirà un vuoto operativo da parte della struttura?”, domanda Luca Lazzàro. “Confagricoltura si augura che questo immenso vulnus nell’organizzazione dell’Assessorato venga al più presto colmato, anche e soprattutto da una strategia d’azione complessiva per difendere e rilanciare l’Agricoltura pugliese: è questa l’unica logica che deve essere presa in considerazione”.

Fonte: La Repubblica e ufficio stampa Confagricoltura Puglia