Saveol e la sfida della qualità: «Il prezzo non è un problema»

La cooperativa francese esporta pomodori premium in Italia

Saveol e la sfida della qualità: «Il prezzo non è un problema»
Coltiviamo il gusto. E' questo il motto di Saveol, cooperativa francese che interpreta il savoir-faire in orticoltura con una chiave tutta rivolta al rispetto della natura e alla soddisfazione gustativa del consumatore. In Italia l'impresa bretone – il quartier generale è a Plougastel-Daoulas, nel dipartimento del Finistère – è conosciuta soprattutto per il pomodoro, con una gamma declinata sull'emozione: Piacere, Seduzione e Passione.

saveol sans pesticides

“Nomi un po' particolari, ma che evocano la nostra offerta premium, capace di andare oltre al prezzo: una proposta che deve quindi interpretare i desideri del consumatore e colpire anche gli aspetti più emozionali”, spiega a Italiafruit News Claire Malgorn, responsabile marketing clienti di Saveol. La cooperativa ha 120 orticoltori che destinano 219 ettari alla coltivazione del pomodoro, produzione che è affiancata anche da 47 ettari di fragole e poi superfici più ridotte per peperoni, cetrioli e salicornia. L'impresa dà lavoro a 2.500 persone tra produzione e magazzini di lavorazione (è in programma il raddoppio di una delle piattaforme) e ha chiuso il 2018 con un giro d'affari di 203 milioni di euro, in crescita dell'8%. E ad aumentare è anche l'export. “Abbiamo una quota di esportazioni del 10% - sottolinea Patricia Dinahet, responsabile export della cooperativa - I mercati principali sono quello italiano e poi Germania, Austria, Danimarca, i Paesi scandinavi, l'Inghilterra, l'Irlanda e la Spagna. Stiamo poi sviluppando nuove piazze, come gli Emirati Arabi e Hong Kong, che raggiungiamo via aerea”.



Qualità e gusto sono due fattori importantissimi per Saveol – prosegue Malgorn – Abbiamo una serra dedicata all'innovazione varietale, dove stiamo testando circa 200 nuove varietà di ortaggi. Ogni giorno il nostro team di agronomi è impegnato a visitare le serre dei nostri produttori per consigliarli e indirizzarli verso le modalità di coltivazione che riteniamo migliori. Poi ci appoggiamo a un laboratorio indipendente che conduce analisi qualitative e valuta il profilo organolettico dei nostri prodotti paragonandolo con quelli dei nostri competitor, così riusciamo a capire il nostro posizionamento”.



Tra le proposte a maggior valore di Saveol c'è la gamma senza pesticidi. Poi la linea dei pomodori: Piacere è dedicata ai frutti più piccoli, Seduzione ai ciliegini più aromatici; Passioni alle antiche varietà. “Con la gamma sans pesticides andiamo oltre al residuo zero: dal momento in cui la pianta fiorisce non usiamo più nessun trattamento di sintesi, niente antiparassitari e alla fine abbiamo pomodori senza residui – rimarca Dinahet – Il nostro approccio prevede controlli settimanali in laboratori indipendenti, che certificano il lavoro svolto. Questo approccio sostenibile, rivolto alla tutela dell'ambiente, lo abbiamo adottato nel 2014: gran parte dei nostri pomodori erano già prodotti senza pesticidi, ma abbiamo voluto certificare questo, comunicandolo al cliente. Un lavoro non facile, ma che ci sta dando soddisfazioni”.



L'attenzione alla sostenibilità di Saveol non nasce oggi. La cooperativa francese dal 1983 ha un allevamento di insetti utili al proprio interno. “Un impianto dedicato di 6500 metri quadri dove crescono bombi, mosche bianche... Insetti predatori dei principali fitofagi che dobbiamo combattere – prosegue la responsabile marketing clienti – E' una serra aperta al pubblico, che mostriamo con orgoglio ai nostri clienti. Facciamo anche il biologico, alcuni produttori si stanno convertendo e dal 2020 avremo una gamma bio più estesa”.



Ma dove nasce la qualità Saveol? “La scelta varietale è importante per raggiungere il gusto che ricerchiamo – rispondono le due manager – Poi c'è uno sforzo commerciale rilevante: un prezzo medio alto lo riesci a difendere solo se hai una gamma all'altezza, che non delude. Le aspettative sono alte verso i nostri prodotti, se non le tradisci il prezzo non è un problema”.



Un'azienda francese che vende pomodoro nella patria dell'oro rosso
... Quella di Saveol è sicuramente una storia interessante vista dall'Italia. “E' normale che un'azienda si espanda oltre le proprie frontiere e voglia assicurarsi uno sviluppo all'estero – ragiona la responsabile export – L'Italia è uno dei primi Paesi, assieme alla Germania, verso cui ci siamo affacciati: non vendiamo tutta la nostra gamma, ma stiamo cercando di ampliare l'offerta. C'è una buona domanda per alcuni pomodori specifici, penso al Torino, un tipo San Marzano dalla polpa densa e poco succosa, ideale per la cottura o per farcire i panini perché non perde acqua e non dà umidità. Oppure il nostro Cuore di Bue, apprezzato per la forma generosa e il gusto fondente che esalta le insalate".



"Piace poi la Collection Gourmande, composta da frutti antichi e molto colorati: verdi, gialli, rossi, rosa... Almeno otto tipologie per una proposta all'insegna del colore e della freschezza. Poi c'è un'ultima proposta che è piaciuta alla Gdo italiana – conclude Dinahet – quella dei frutti piccoli della gamma Piacere, perché coglie la tendenza del pomodoro snack, sfizioso anche per un aperitivo, coniugandola a una presentazione molto bella e accattivante, che stimola l'acquisto”.

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