Uva da tavola, c'è chi controlla tutta la filiera

E' l'azienda pugliese Fruitsland. Di Palma: lavoriamo solo prodotto fresco

Uva da tavola, c'è chi controlla tutta la filiera
Controllo assoluto della filiera dell'uva da tavola, dalla produzione alla gestione della lavorazione e della commercializzazione sui mercati internazionali: poche aziende, in Italia, riescono ad assicurare questo plus. Una di queste è la Fruitsland, realtà guidata da Angelo Di Palma (nella foto di apertura), che coltiva circa 300 ettari di vigneti a Ginosa, in provincia di Taranto.

"Siamo un'azienda agricola prima ancora di essere una società commerciale" spiega l'imprenditore a Italiafruit News. "La Fruitsland, nata nel 2013, si è formata proprio con la volontà di internalizzare la supply chain dell'uva da tavola, che già oggi controlliamo in tutte le sue fasi: dalla produzione alla vendita". 



Fruitsland è un progetto di seconda generazione, visto che la famiglia Di Palma opera nel settore dell’ortofrutta da più di 50 anni. L'azienda produce e commercializza una ventina di varietà costituite dai breeder Snfl (Special New Fruit Licensing) e Ifg (International Fruit Genetics), offrendo un catalogo completo non solo in termini di colore, ma soprattutto a livello di calendario di maturazione. "Ciò ci consente di lavorare esclusivamente con il prodotto fresco da luglio a dicembre, e quindi di non distribuire mai uva frigo-conservata ai nostri clienti", specifica Di Palma.

Per la Gdo, in particolare, Fruitsland ha identificato un ristretto numero di varietà di alto profilo organolettico che i retailer potrebbero scegliere di tenere in assortimento per 12 mesi l'anno, considerando anche il prodotto di contro stagione. "I nostri ettaraggi si stanno indirizzando su sette cultivar che entrano in produzione in maniera scaglionata da fine luglio sino ai primi giorni di dicembre. Si tratta delle bianche Timpson e Sugarcrisp, delle rosse Sweet celebration, Timco e Allison, e delle nere Black moon (con seme) e Melody".



A Ginosa, nel frattempo, sono in corso i primi stacchi di uve bianche senza seme. "Questa settimana sono partite le raccolte della nota varietà Sugraone. Verso i primi giorni di agosto - conclude l’imprenditore - inizieremo a tagliare la Timpson, varietà unica che si distingue per il suo sapore di moscato, caratteristica molto richiesta dal mercato, e la forma della bacca, grande e leggermente allungata".

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