Uva, Pugliese ai produttori: superare le divisioni

L'ad Conad: «Chi guadagna meno è chi sta all'inizio e alla fine della filiera»

Uva, Pugliese ai produttori: superare le divisioni
Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, sferza il comparto dell'uva da tavola sul tema della frammentazione della filiera. Durante la tappa nella sua Taranto del Grande Viaggio Insieme (clicca qui per leggere la notizia), l'ad dell'insegna si è soffermato sulla formazione del valore lungo la filiera.

"Le due parti che stranamente guadagnano meno, o quasi niente, sono chi è alla fine o all'inizio", ha detto Pugliese riferendosi ai produttori e ai distributori. "Poi c'è la frammentazione che porta sicuramente guadagno in mezzo", cioè alla sfera dei mediatori. Una filiera più aggregata, questo il messaggio di Pugliese, potrebbe quindi garantire al mondo produttivo una forza contrattuale e una redditività maggiore.



Più in generale, parlando dell'ultima tappa del Grande Viaggio Insieme, Pugliese ha evidenziato come "se vogliamo far ripartire l’Italia dobbiamo far ripartire il Sud. E possiamo farlo mettendo a frutto il patrimonio di ricchezze e di competenze che troppo a lungo sono state trascurate. Taranto, per decenni intrappolata in una visione di sviluppo concentrata elusivamente sulle politiche industriali, è l’emblema di un Meridione che ha tanto da dare al Paese. La città, e tutta l’area jonica hanno bisogno di riprogrammarsi puntando sui veri punti di forza: i giovani, le tradizioni, le bellezze artistiche e il patrimonio culturale, e le eccellenze agroalimentari, di cui l’uva tavola rappresenta una delle punte di diamante. Riuscirci non è semplice: va riconsiderata l’organizzazione delle filiere, superate le divisioni e create sinergie tra coltivatori e produttori, progettate piattaforme per la commercializzazione. Prima ancora - ha concluso Pugliese - bisogna intervenire sul gap infrastrutturale che oggi costituisce il principale freno allo sviluppo del Meridione".

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