«Uva da tavola, l'Italia pecca di qualità»

Il punto con Ortofrutta Mele: «Acini piccoli e scarsa colorazione limitano le vendite»

«Uva da tavola, l'Italia pecca di qualità»
L’Ortofrutta Mele di Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, ha sviluppato un brand aziendale per esaltare qualità e gusto dell’uva da tavola commercializzata. L'impresa si affida ad un packaging semplice, senza plastica, e promuove l’impatto visivo di una piccola ape che sorride, il logo dell’azienda.

“La frutta più dolce del miele – commenta, soddisfatto, Michele Sodano, uno dei responsabili dell’Ortofrutta Mele - La nostra azienda è impegnata tutto l’anno in tre principali lavorazioni: agrumi, in particolare arance, clementine e mandarini, arancia rossa di Palagonia e Navel in Puglia; frutta estiva con l’albicocca pellecchiella e le altre tipicità vesuviane come pere, susine, pesche e nettarine. E per concludere in bellezza l’uva da tavola con una trilogia di tutto rispetto: uva Italia, Vittoria e Red Globe".



"Oggi, per fare la differenza bisogna fare la qualità, l’uva c’è ma manca la qualità – non usa mezzi termini l’imprenditore partenopeo che si racconta a Italiafruit - Con la Vittoria siamo partiti la seconda metà di giugno, abbiamo venduto bene sui nostri mercati interni della Campania, le partite più precoci della sicilia. Sulla qualità dell’uva Italia, invece, posso dire che gli acini sono piccolini, a mio avviso difetta dell’incisione, quella incisa fa la differenza perché i chicchi sono più grossi e si vendono prima, diciamo che hanno una spinta propulsiva sul consumatore finale".



Per l’Ortofrutta Mele, con la campagna dell'uva da tavola nel clou stagionale, è un momento di grande fermento: i carichi di prodotto fanno la spola tra Sicilia, Puglia e i mercati ortofrutticoli serviti dall'azienda, in maggior parte campani. E da poco è entrato anche quello di Casoria.



A Somma Vesuviana, come detto, c'è il quartier generale dell'azienda condotta dalle famiglie Sodano e Polise: un magazzino di lavorazione con 2.000 metri quadri coperti, celle frigorifere a temperatura controllata e linee di confezionamento dei prodotti lavorati. A completare la logistica, 1500 mq scoperti per la rotazione e lo stazionamento dei mezzi.

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