Nocciole Piemonte, produzione ai minimi degli ultimi 25 anni

Asprocor analizza il crollo produttivo e le sue conseguenze. «I prezzi sono fin troppo alti»

Nocciole Piemonte, produzione ai minimi degli ultimi 25 anni
La produzione piemontese di nocciole ha toccato il punto più basso da 25 anni a questa parte. Come spiega a Italiafruit News Giulio Traversa, direttore dell'Op Piemonte Asprocor, “quest’anno la raccolta della Tonda Gentile delle Langhe si è dimezzata rispetto al 2018 a causa delle condizioni climatiche avverse verificatesi in primavera ed estate”.

"Il volume complessivo in Piemonte si attesta sulle 10mila tonnellate. Un numero bassissimo, il più basso dal 1994 - sottolinea Traversa - Le piante sono state stressate prima dal forte freddo di maggio, poi dal caldo estremo di fine giugno-inizio luglio che ha provocato una cascola terribile".



L'Op Piemonte Asprocor coltiva tremila ettari di noccioleti attraverso i suoi 600 soci corilicoltori. "La resa per ettaro quest'anno è precipitata a 8-9 quintali per ettaro. Al tempo stesso, avendo avuto una produzione scarsissima, la cimice asiatica ha fatto anche più danni. Da parte nostra, infatti, riscontriamo una percentuale media di cimiciato prossima al 6%".

I prezzi di mercato della Tonda Gentile delle Langhe, in poche settimane, sono saliti alle stelle. "Oggi siamo sugli 11-12 euro a punto resa. Si tratta di quotazioni fin troppo alte, perché rischiamo di perdere una parte dei nostri clienti del Piemonte. Non è per niente facile lavorare in questa situazione”. 

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