«Vi racconto come la tromba d'aria ha distrutto le nostre serre»

Il punto dal Metapontino: Sos fragole. Appello alle istituzioni

«Vi racconto come la tromba d'aria ha distrutto le nostre serre»
Nel versante sud della Basilicata sono ore convulse. C’è la conta dei danni, pesantissimo il bilancio fatto dai produttori. L’emergenza maltempo sembra sia cessata, anche se le previsioni sono ancora molto instabili e poco rassicuranti.



Le problematiche maggiori si concentrano nel Metapontino, sferzato da forti piogge e venti che hanno distrutto quasi completamente le strutture agricole fisse e mobili, interessando in particolare le serre e causando ovviamente gravi danni alla rete infrastrutturale e ai fabbricati rurali. Da una prima ricognizione nella stessa zona, risultano compromesse le produzioni di agrumi, frutta e olive, queste ultime in fase di raccolta.

A Policoro, la tromba d’aria ha, tra le altre cose, provocato la caduta di un traliccio di oltre venti metri in un’azienda ortofrutticola. Nella vicina Scanzano nella funesta notte a cavallo tra lo scorso dieci e undici novembre, 7 ettari di tunnel serra per la coltivazione di fragole sono andati distrutti, le piantine in fase di germoglio potrebbero andare perse se il produttore non le ricopre a stretto giro.



“I nostri produttori sono in ginocchio - ha commentato Maria Ferrara di Fevi Frutta, azienda agricola di Policoro - I campi di fragole sono andati distrutti, flagellati dalla tromba d’aria. I danni sono ingenti e i tempi troppo stretti per il ciclo di vita delle piantine delle nostre fragole. Bisognerebbe ricreare una rete di impianti in pochissimo tempo e con l'impiego di fondi ingenti per salvare la produzione”.



“I campi che hanno subito danni maggiori sono quelli in cui coltiviamo fragole, melanzane e pomodori. Quattro ettari andati distrutti. Si tratta di anni di lavoro andati in fumo. L’impianto è distrutto, le piante, irrecuperabili - commenta il giovane Gaetano Ferrara dell’omonima azienda - 160.000 euro persi solo di mancata raccolta, escludendo i danni di tipo infrastrutturale”.



“Le istituzioni tutte sono chiamate a dare risposte concrete – questo il commento di Fedele Cirillo, produttore di Nova Siri. Fatti e non solo parole, nei confronti dei cittadini colpiti ma soprattutto nei confronti degli agricoltori e delle aziende agricole alle prese, dopo un’annata già difficile, con l’ennesima catastrofe naturale. L’auspicio è che si attivino da subito tutte le misure necessarie per far sì che le imprese agricole colpite possano riprendere immediatamente a lavorare. Invito gli amici ed i colleghi agricoltori dei territori limitrofi a non mollare mai”.



Intanto anche “la Copagri è al lavoro per raccogliere le segnalazioni dei propri associati, così da poter quantificare le perdite e comunicarle alle istituzioni preposte e procedere celermente con i necessari adempimenti per valutare la possibilità di avviare iniziative a tutela dei produttori agricoli”, come sottolinea il presidente della confederazione agricola, Franco Verrascina, in relazione alle allerte meteo diffuse dalla Protezione Civile e in attesa di due nuovi cicloni in arrivo nei prossimi giorni, che dovrebbero interessare anche l’area centro-settentrionale della Penisola.

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