Imballaggi green, la svolta deve passare dalla Gdo

Le referenze dell’azienda agricola Balduzzi pronte a vestirsi con packaging biocompostabili

Imballaggi green, la svolta deve passare dalla Gdo
Con una storia secolare alle spalle, l'azienda agricola Balduzzi di Isola Sant’Antonio (Alessandria) non ha mai smesso di innovare le sue attività a partire dalle richieste dei consumatori. Accanto alle tradizionali produzioni ortofrutticole, negli anni ha infatti sviluppato anche la prima gamma evoluta e il ready to eat.



L’azienda in numeri
“Abbiamo coltivazioni per 200 ettari e produciamo spinaci a foglia, zucca, meloni e angurie – spiega Cesare Balduzzi, titolare dell’azienda – In particolare per gli spinaci riusciamo ad avere una produzione su 12 mesi e solo durante le estati più calde registriamo una penuria di prodotto. La raccolta avviene a macchina e, in base alla sua destinazione per la prima gamma evoluta o quarta gamma, il prodotto viene lavato e confezionato. Gli spinaci vengono presentati in buste per un contenuto variabile da 300 a 650 grammi, mentre la zucca butternut è venduta sia intera che a fette o a cubetti in confezioni da 400 grammi. Durante la stagione estiva, la produzione si sposta su meloni, angurie e miniangurie, che commercializziamo in casse di plastica riciclabili: la minianguria è venduta in casse da 17-18 kg mentre le angurie sono vendute in confezioni da 4/6 frutti per un peso variabile da 20 a 25 kg”.



Integrazione verticale e innovazione
Dalla semina al confezionamento, tutti i processi di produzione sono interni all’azienda. Una scelta studiata da Balduzzi per garantire il massimo della qualità e della freschezza. “Crediamo molto nell’integrazione verticale dell’azienda – continua l'imprenditore – e proprio per questo motivo abbiamo investito in tre linee di confezionamento. Così riusciamo ad indirizzare le nostre referenze ai consumatori moderni, sempre più propensi ad acquistare prodotti di prima gamma evoluta o quarta gamma. E sempre per soddisfare le richieste del mercato, abbiamo introdotto anche la coltivazione della minianguria e dell’anguria al 90% seedless. Inoltre, abbiamo già campionato diversi prodotti di prima gamma innovativi perchè composti da più ingredienti, come zucca e spinacio”.



I canali di vendita
“La commercializzazione dei nostri prodotti avviene per il 90% con la grande distribuzione e per il resto con le industrie di confezionamento di zucca e spinaci - dice il titolare dell'impresa - Per quanto riguarda i prezzi, negli ultimi anni si sono sicuramente abbassati ma ormai conviviamo con queste tendenze. Mentre ancora non ci siamo avvicinati alla vendita online perché la shelf life dei nostri prodotti è limitata, ma non la escludiamo come idea per il futuro. Sicuramente a breve apriremo una nostra pagina Facebook, dove poter comunicare tutti i nostri prodotti e le novità”.



La strategia del packaging
Oltre ad offrire prodotti corrispondenti alle ultime tendenze di mercato, l’azienda agricola Balduzzi si rivela attenta anche alle tematiche green che dominano il settore.
“Attualmente le nostre confezioni sono realizzate in polipropilene plastico con film estensibili riciclabili, ma siamo pronti all’utilizzo di materiali green – sostiene l'imprenditore – abbiamo già testato i nuovi materiali compostabili a base di cartone nella nostra linea di produzione e per introdurli, stiamo aspettando un riscontro dalla grande distribuzione. Il passaggio green comporta incrementi nei costi e sarà il consumatore finale a pagarli: è necessario renderlo partecipe, spiegandogli che pagando 10/15 centesimi in più a busta, contribuirà ad inquinare di meno. Non ha senso utilizzare materiali compostabili senza comunicarli correttamente ai consumatori. Ma questa comunicazione non deve passare da noi bensì dalla catena della grande distribuzione in cui il prodotto sarà venduto. Le aziende produttrici come la nostra non possono di certo farsi carico anche di questi costi".

Copyright 2019 Italiafruit News