Col Piennolo giallo rivive la tradizione dei monaci

L'Agricola Ferrara scommette sull’antico pomodoro pizzutello del Vesuvio

Col Piennolo giallo rivive la tradizione dei monaci
Con Giaggiu “Il giallo di Giulia”, il pomodorino giallo campano coltivato all’ombra del Vesuvio, rivive la storia dei monaci camaldolesi di Nola, instancabili coltivatori di questo ortaggio già dal 1544. La varietà, tra l'altro, è ora inserita nei prodotti agroalimentari tradizionali (Pat).

A valorizzare l’antico pomodoro pizzutello del Vesuvio ci pensa Aldo Ferrara che a Italiafruit News rivela: “Questo piccolo pomodoro pizzuto racchiude in sé una forza incredibile perché riesce a trarre vantaggio dalla difficoltà della carenza d’acqua propria di questi luoghi. Nella nostra azienda, l’Agricola Ferrara, la coltivazione del piennolo avviene solo nelle zone del versante del Vesuvio esposte al mare, quindi maggiormente illuminate dal sole ed accarezzate tutte le sere dalla brezza marina del Golfo di Napoli, che conferisce ai nostri prodotti quel sapore unico ed inimitabile”.



I pomodorini per la conservazione vengono confezionati in grappoli “Piennolo” con peso di circa 1,8 kg in cassettine, oppure vengono conservati in barattolo utilizzando diverse modalità per la conservazione naturale (interi non pelati in acqua e sale) in passata (interi non pelati in succo di pomodori) divisi in due “a pacchetelle”.



L’azienda punta alla realizzazione di prodotti di alta qualità, al 100% italiani dal seme al contenitore: tutte le fasi della produzione vengono effettuate da esperti agricoltori e seguite da agronomi qualificati provenienti dalla storica facoltà di agraria dell’università Federico II di Napoli con sede a Portici, con alle spalle anni di esperienza e conoscenza delle terre vulcaniche del Vesuvio, terre uniche per fattori microclimatici multipli e per fertilità.



“La coltivazione - ha concluso Ferrara - viene effettuata nel periodo che va da aprile, fase della semina a luglio/agosto, fase di raccolta ed è in rotazione con fave e broccoli. Il prezzo di vendita oscilla tra i sei e i sette euro il chilo e le produzioni sono in crescita e tali da rendere sempre più vicina la Gdo”.

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