Le richieste Fruitimprese all'europarlamentare Bizzotto

Salvi: barriere fitosanitarie e cimice asiatica, sostenere le imprese. Focus su cinque prodotti

Le richieste Fruitimprese all'europarlamentare Bizzotto
Il focus sulle produzioni di punta del sistema ortofrutticolo regionale e poi il confronto tra l’europarlamentare Mara Bizzotto e il presidente nazionale degli esportatori Marco Salvi: questi due momenti clou dell’assemblea di Fruitimprese Veneto di venerdì a Colognola ai Colli, nel Veronese.
  


Dopo l’approfondimento del massimo esponente regionale dell’associazione Stefano Pezzo (le tabelle qui riportate sintetizzano il contenuto del suo intervento dedicato a mele, pere, kiwi, fragole e radicchio), Salvi ha ribadito le richieste della categoria alla capodelegazione della Lega al Parlamento Europeo e vice presidente del Gruppo Enf, la bassanese Bizzotto, che è anche componente della commissione agricoltura del Parlamento Ue.



“Ho appreso con preoccupazione la notizia della mancata autorizzazione da parte dell’Ue per l’utilizzo del chlorpyrifos-methyl quale rimedio per contrastare la cosiddetta cimice asiatica”, ha detto Bizzotto.



“Negare l’uso dell’unico rimedio efficace contro un flagello che colpisce le nostre produzioni rappresenta l’ennesimo schiaffo da parte di un’Europa miope e sorda nei riguardi delle esigenze di settori fondamentali dell’economia del nostro Paese, già alle prese con numerose difficoltà. Combatteremo questa scelta sbagliata”.



Sullo stesso tema Salvi, nell’auspicare una linea condivisa a livello europeo su un problema che rischia di estromettere dal mercato numerose aziende, ha ricordato come il ministro Teresa Bellanova avesse garantito agli operatori l’arrivo di 80 milioni di euro tra esoneri e contributi a sostegno del reddito, “ma - ha specificato - al momento non c’è traccia di qualsiasi forma di supporto: ne abbiamo bisogno”. 


 
Su barriere fitosanitarieaccordi bilaterali, il presidente nazionale di Fruitimprese ha chiesto all’europarlamentare che venga definita una politica precisa, valutando se attribuire tutte le competenze all’Europa in un quadro al quale poi ogni Stato membro possa fare riferimento. Manca una strategia comune, ha dichiarato Salvi e proprio il frammentato panorama del sistema sanitario e fitosanitario è lì a confermarlo, visto che servono ancora oggi accordi bilaterali e azioni singole, ambiti in cui l'Italia non spicca per brillantezza.

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Nella foto d'apertura da sinistra: Salvi, Bizzotto, Pezzo