Spagna, export record nel 2019

I dati Fepex evidenziano una netta crescita in volume e valore

Spagna, export record nel 2019
Export record per l’ortofrutta spagnola nel 2019 appena concluso: secondo i dati Fepex (ufficiali per i primi 10 mesi dell’anno, stimati per gli ultimi due) le esportazioni raggiungeranno 13,5 milioni di tonnellate (contro i 12,5 milioni del 2018) per un valore di 13,4 miliardi di euro (a fronte dei 12,8 miliardi dei dodici mesi precedenti, il 5% in più). Mentre l’Italia ha rallentato la corsa suscitando leciti timori tra gli addetti ai lavori, insomma, la Spagna sorride, pur in un quadro caratterizzato da andamenti differenziati tra i diversi comparti.


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Le esportazioni di ortaggi dovrebbero toccare quota 5,5 milioni di tonnellate, con un aumento stimato del 3,9% rispetto al 2018 per un valore che supererà i 5,5 miliardi di euro, il 7% in più; in calo, però, le vendite all’estero di pomodori a causa, sottolinea Fepex, della concorrenza del Marocco e dell’ampliamento della durata delle campagne in altri Stati produttori comunitari, principalmente i Paesi Bassi. Nel settore della frutta è previsto un dato finale attorno alle 8 milioni di tonnellate, il 12% in più rispetto al 2018, con un "incasso" superiore a 7,7 miliardi di euro, il 3% in più; i principali incrementi riguardano gli agrumi, davanti a drupacee (pesca, nettarina, prugna, albicocca e ciliegia) e le angurie. Segno più anche per i frutti rossi, a partire dalla fragola.

In prospettiva, gli operatori sono preoccupati dagli effetti causati dalla definitiva uscita del Regno Unito dall'Ue: per la Spagna si tratta della terza destinazione per l’ortofrutta locale. L'effetto Brexit, combinato alle svariate crisi internazionali, frenerà la marcia della corazzata iberica?

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