«Tomato brown virus, facciamo prevenzione»

Pomodoro, il punto con Libretti: alla ricerca dell'equilibrio tra gusto e shelf life

«Tomato brown virus, facciamo prevenzione»
Parola d'ordine prevenzione. A un anno dalla sua prima identificazione in Sicilia, il Tomato brown virus (Tobrfv) sta preoccupando i produttori siciliani, con le principali aziende specializzate in pomodoro che corrono ai ripari. Tra queste c'è il Gruppo Libretti, 400 ettari di produzione coperta e tra i primi produttori di pomodorini sull'isola.

"Stiamo attenzionando il fenomeno - spiega a Italiafruit News Giuseppe Libretti, direttore commerciale dell'azienda - Abbiamo isolato completamente le nostre strutture, operiamo all'interno delle serre con camici, cuffie e guanti; sterilizziamo gli strumenti di lavoro: come azienda non abbiamo ancora incontrato il Tomato brown virus, ma in altre zone della Sicilia è stato riscontrato. Siamo abituati ad affrontare varie virosi che si sono abbattute nel nostro territorio, bisogna adeguarsi per combatterle e la cosa migliore è fare prevenzione".

Virus e clima impazzito sono tra le problematiche di maggior attualità per i produttori siciliani. "Ormai abbiamo un clima tropicale in Sicilia - prosegue Libretti - Sono saltate tutte le stagioni, prima ci dobbiamo difendere dal troppo freddo e poi dal troppo caldo. Di questi tempi si faceva fatica a scendere sotto i dieci gradi, ora andiamo anche a ridosso dello zero; mentre in estate superiamo i 40°C. Ai cambiamenti climatici rispondiamo con reti protettive sulle serre al posto della plastica per mitigare le temperature roventi, mentre per il freddo con il doppio telo antigelo, che isola meglio e protegge le colture".



Il Gruppo Libretti ha partecipato a Fruit Logistica con uno stand importante nel padiglione 6.2. "A Berlino abbiamo proposto una struttura ecosostenibile, tutta in legno, per mettere in evidenza l'attenzione per l'ambiente che mettiamo nel nostro lavoro, per rimarcare quell'economia circolare che facciamo nostra dalla produzione alla commercializzazione", aggiunge l'imprenditore.



A Berlino, poi, grande evidenza alla linea dei pomodorini. "La tendenza è puntare su proposte colorate, piacciono i mix di datterini gialli, neri, verdi, tigrati... Ci stanno dando risultati positivi: per ora parliamo di prodotti di nicchia, perché il rosso tira sicuramente di più, ma questa gamma sta avendo uno sviluppo rilevante. Notiamo poi un ritorno degli insalatari, soprattutto sugli oblunghi, e un apprezzamento per il costoluto, che riusciamo a commercializzarlo anche con l'Igp di Pachino. Il consumatore cerca un pomodoro di alto gusto e la nostra azienda lavora per trovare quelle caratteristiche organolettiche d'eccellenza, senza dimenticare la conservabilità: la ricetta vincente - conclude Libretti - è il giusto compromesso tra sapore e shelf life".

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