«Come la cucina etnica sta cambiando le nostre serre»

Coriandolo al fianco delle baby leaf: La Marostegana intercetta nuovi consumatori

«Come la cucina etnica sta cambiando le nostre serre»
Nel mercato odierno, vince chi ha il coraggio di innovare guardando al di là dei classici trend. Proprio come ha fatto l’azienda agricola padovana La Marostegana che, oltre ad offrire un’ampia gamma di insalate e baby leaf di prima e quarta gamma, ha deciso di diversificare le coltivazioni aggiungendo nuovi prodotti. 



Coriandolo e prodotti stagionali
“Prima di introdurre una nuova coltivazione, ci siamo guardati intorno - spiega a Italiafruit Gastone Marcon, titolare dell’azienda (nella foto in apertura in una serra coltivata a coriandolo) - e abbiamo notato che il 5% della popolazione è di origine straniera, più precisamente afro-asiatica e utilizza quotidianamente il coriandolo in cucina. Considerato che questa popolazione continuerà a crescere, abbiamo deciso di investire sulla produzione di questa referenza: la superficie dedicata è per ora limitata a  4000 metri ma la possibilità di crescita sono già nelle nostre previsioni. Considerato che le grandi aziende non puntano mai sugli interessi delle minoranze e ad oggi non c’è concorrenza, ci sembra un buon inizio”.
Aggiunge: “Oltre al coriandolo, abbiamo fatto diverse prove con altre piante erbacee: il pisello baby, il finocchietto, l’aneto, il crescione e l’erba cipollina. Sono tutti prodotti stagionali che aiutano a fare la differenza: crescono solo in primavera e sono molto richiesti nel periodo pasquale. E solitamente chi li acquista, finisce per consumare anche le nostre insalate”.



Insalate e baby leaf, un solido core-business
Al di là degli investimenti per il futuro, il core-business dell’azienda è composto dai prodotti da taglio.
“L’insalatina novella, ovvero il lattughino, è il nostro punto di forza perché si coltiva solo nel nord Italia - sottolinea il titolare -  ed è ampia anche la nostra selezione di baby leaf, come rucola, spinacino, red chard, oltre alle insalate orientali come la mizuna, la tatsoi e alcune varietà stagionali di mustard”.
“Su tutti i nostri prodotti dobbiamo mantenere la massima freschezza – aggiunge – anche perché si ossidano facilmente nel punto di taglio e vanno consumati entro qualche giorno. Per garantire questa freschezza, produciamo il 90% delle nostre referenze all’interno dell’azienda e raccogliamo solo dopo aver ricevuto gli ordini e soltanto la quantità necessaria ad evadere gli ordini. Più precisamente coltiviamo 17 ettari a Piazzola sul Brenta e, per allargare il calendario di coltivazione, altri 27 ettari nella piana del Sele in provincia di Salerno, dove temperatura e luce durante l’inverno ci vengono in aiuto. Solo occasionalmente ci rivolgiamo ad aziende agricole che producono secondo il nostro disciplinare. In questo modo assicuriamo la fornitura continua delle nostre baby leaf. In totale, la nostra produzione arriva a 14 mila quintali l’anno, tutti certificati Global Gap”.

Raccolta a mano, sinonimo di qualità



Tutte le coltivazioni dell’azienda sono in serra e la raccolta avviene ogni giorno.
“La raccolta viene effettuata manualmente con l’aiuto di falci come una volta – racconta Marcon– essenzialmente per due motivi. Prima di tutto abbiamo tanti tipi di prodotto e con le macchine sarebbe difficoltoso spostarsi in continuazione. Inoltre, la raccolta manuale ci permette di fare una prima cernita del prodotto in campo”.
Appena raccolti, i prodotti arrivano allo stabilimento e vengono subito lavati con semplice acqua potabile e imbustati. Successivamente, con i mezzi termo condizionati, vengono distribuiti alle piattaforme dei grossisti. Durante tutto il processo, viene mantenuta una bassa temperatura per garantire la freschezza dei prodotti e non è utilizzato alcun conservante.



Vendite e diffusione
"Attualmente La Marostegana commercializza con i mercati ortofrutticoli del nord est d’ Italia e con buona parte dell’Europa – spiega Elena Marcon, responsabile marketing dell’azienda - La concorrenza con gli altri prodotti europei si fa sentire ma il nostro punto di forza è la vicinanza con i centri di logistica, che ci permette di garantire materie prime fresche e consegne quasi immediate. Avevamo iniziato forniture con la Grande distribuzione ma abbiamo preferito scegliere altre strade perché i quantitativi richiesti e i rischi erano troppo alti. Al momento abbiamo escluso la vendita online perchè pensiamo sia in contrasto con la freschezza dei prodotti”.

Packaging e comunicazione


Che le insalate siano di prima o quarta gamma, vengono interamente confezionate all’interno dell’azienda.
“Attualmente utilizziamo un materiale multicomponente di polietilene - approfondisce la responsabile marketing - ma nell’ottica di una futura eliminazione della plastica, a breve introdurremo anche materiali alternativi di origine vegetale e compostabile”.
La Marostegana ha capito l’importanza di comunicare tramite i social network e da tempo, tramite le pagine Facebook e Instagram, è sponsor del concorso Miss Mondo-Veneto e Trentino Alto Adige: “Tramite le giovani partecipanti, promuoviamo un’alimentazione sana a base di prodotti freschi e del territorio, facendo conoscere il nostro marchio e aiutando le ragazze ad alimentarsi in maniera salutare”.
“Teniamo particolarmente all’utilizzo dei social – concludono Gastone ed Elena – perché ci permettono di raggiungere direttamente il consumatore finale e, allo stesso tempo, valorizzare il territorio”.

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