Nocciole e miele nella «razione K» per gli ospedali

Nocciole e miele nella «razione K» per gli ospedali
Quando la passione quotidiana nello svolgere il proprio lavoro e la voglia di poter essere maggiormente d’utilità agli altri riunisce insieme imprese e il volontariato sociale, al di là delle distanze geografiche. La scorsa settimana un gruppo di imprenditori campani dell'Avellinese, operanti in settori a prima vista diversi, nonché amici da anni stavano ragionando tra loro, via social, su come poter essere d'aiuto alla società civile al di là dell’oneroso disagio economico che loro stessi stanno affrontando. Si tratta di un imprenditore agricolo di Quindici, la cui famiglia è da generazioni attiva nel comparto agroalimentare della frutta a guscio, una nota pasticceria della area nolana, oramai alla terza generazione, con la collaborazione di una dinamica associazione di apicoltori irpini.

Tre aziende che hanno immaginato un qualcosa di utilità rientrante nelle loro conoscenze professionali. Reminiscenze rispetto al passato militare di un componente, qualche rispolveratina storica e l'esperienza pasticciera: nasce così l'idea di fornire al personale sanitario e del volontariato dell'Irpinia una moderna "razione K". Fornite le materie prime come nocciole e miele irpino, ed analizzate le critiche dinamiche “operative” a cui è continuamente sottoposto il personale sanitario e del volontariato in questi giorni, sovviene l'idea di modificare una antica ricetta napoletana, tipica del periodo pasquale: il biscotto quaresimale, molto simile al cantuccio toscano, ma molto piu “formoso”. Nella rivisitazione “da guerra” vi è una concentrazione molto alta di miele, nocciole e cioccolata con l'aggiunta di altri ingredienti tenuti segreti dal pasticciere, utili ad affrontare una giornata impegnativa sotto un aspetto fisico e mentale. La finalità: permettere loro di nutrirsi senza doversi privare delle necessarie protezioni sanitarie. 



Nella giornata di giovedì scorso, grazie all'operatività garantita dal comando stazione carabinieri di Lioni, guidata dal maresciallo Virginio Gaeta, e dalla logistica garantita dal personale in servizio presso l'associazione di volontariato Alta Irpinia di Lioni, coordinata da Domenico della Sala, sono state consegnate in dono numerose razioni alle strutture sanitarie presenti a Sant'Angelo dei Lombardi.

Gli agricoltori e gli apicoltori, nonostante i grandi limiti operativi e ed i rischi, hanno scelto responsabilmente di continuare a lavorare per poter garantire alla comunità la disponibilità di cibo a prezzi assolutamente non speculativi. Il mondo del volontariato, soprattutto nelle aree rurali, garantisce sempre una valida ed operativa risposta alle diverse richieste di assistenza delle fasce sociali più deboli. 

Fonte: Ufficio stampa congiunto Aziende agricole Rubinaccio, UL Api, Pasticceria GF3 Lauro