L'agricoltura lucana corre ai ripari con misure urgenti

L'agricoltura lucana corre ai ripari con misure urgenti
Fronteggiare l’emergenza Coronavirus e correre ai ripari con misure urgenti per dare risposte al settore agricolo ed evitare di mettere a serio rischio un settore trainante per l’economia regionale e nazionale. Si è svolta in mattinata in videoconferenza la riunione del tavolo verde per esaminare gli effetti della straordinaria situazione in agricoltura, alla quale hanno partecipato l’assessore alle Politiche agricole e forestali della Basilicata, Francesco Fanelli, il dirigente generale Donato Del Corso, l’autorità di gestione de Psr Basilicata 2014-2020, Vittorio Restaino, i rappresentanti delle organizzazioni agricole professionali, Cia, Coldiretti, Copagri e Confagricoltura. Alla riunione ha partecipato anche il neo direttore dell’Associazione regionale allevatori (Ara), Giuseppe Brillante.

Tra i provvedimenti da adottare per quanto riguarda le misure a superficie, la velocizzazione dei pagamenti con l’ente pagatore, Agea. Nell’agenda dei lavori tra le priorità rientra la filiera latte che sta subendo forti contraccolpi a causa del mancato ritiro della produzione da parte dei canali bar, mense e ristorazione a seguito delle decisioni governative di contenimento del virus oltre alla riduzione del prezzo pagato agli allevatori. A stretto giro, appena si avranno le prime proiezioni dei dati riguardanti la riduzione del latte ritirato alle stalle, si attiveranno le prime misure per sostenere gli allevatori e il comparto zootecnico. Nel frangente, l’assessore è in continuo contatto con tutti gli attori della filiera per avere aggiornamenti in tempo reale. Con la collaborazione delle organizzazioni professionali si sta pensando a un piano di difesa e rilancio del made in Basilicata, una campagna pubblicitaria per incentivare a consumare prodotti lucani.

“Siamo consapevoli delle enormi difficoltà che le aziende agricole e agroalimentari stanno affrontando – ha dichiarato l’assessore Fanelli - Un ringraziamento va a chi continua, nonostante tutto, a lavorare nei campi e nelle stalle con lo stesso impegno di sempre, garantendo cibo sano e genuino sulle nostre tavole, risorsa indispensabile per tutti”.

L’assessore durante l’incontro ha messo al corrente le organizzazioni professionali sulle proposte che, a livello nazionale si stanno concordando con gli altri colleghi assessori in Commissione politiche agricole (Cpa) della conferenza delle Regioni tra le quali, la richiesta, avanzata nello specifico dal dipartimento politiche agricole della Regione Basilicata, di innalzare la percentuale di anticipo dal 50% al 70% per le misure strutturali del Psr, il programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020. 

Tra le altre richieste fatte in Commissione l’incremento dal 50% al 70% dell’anticipo degli aiuti della domanda unica Pac 2020 e dal 75% all’85% dell’anticipo per le misure a superficie del Psr 2014-2020; attivazione degli ammortizzatori sociali in deroga per i dipendenti delle imprese agricole e del settore dell’agriturismo, sia a tempo determinato che indeterminato; sospensione dei versamenti fiscali e del pagamento delle rate dei mutui bancari e dei relativi interessi e successiva rateizzazione degli importi dovuti; misure di ristoro per le aziende che stanno già subendo i contraccolpi economici dell’emergenza Coronavirus, come per esempio le disdette di prenotazioni per le aziende agrituristiche. 

Tra le altre misure agricole richieste al Governo dalle Regioni l’accesso facilitato al credito per garantire nell’immediato adeguate risorse finanziarie alle imprese in difficoltà, l’innalzamento da 20.000 a 25.000 euro in un triennio del tetto degli aiuti de minimis per le imprese agricole, in adeguamento al regolamento Ue 316/2019 e un deciso colpo d’acceleratore sul fronte della sburocratizzazione e della semplificazione normativa.  

Fonte: Regione Basilicata