Vendite in Gdo, cos'è cambiato in 6 settimane di emergenza

Valori sempre positivi, ma si tende alla normalizzazione: dati e trend

Vendite in Gdo, cos'è cambiato in 6 settimane di emergenza
Dopo il picco raggiunto nella week 11, siamo oramai chiaramente da qualche tempo in fase discendente, per le vendite del Largo Consumo Confezionato (Lcc) nella Gdo. Infatti, nella settimana 14 - oggi analizzata nel dettaglio - si nota una flessione di alcuni punti percentuali della crescita rispetto alla settimana precedente, la 13.

Ma andiamo adesso a fare un po’ un punto di cosa è successo fino ad ora, osservando qualche dettaglio per la settimana 14, con tre grafici: uno per il totale Lcc più l’alimentare a breve shelf life (quindi Fresco e Ortofrutta), uno per l’alimentare a lunga shelf life (Drogheria Alimentare, Bevande, Freddo) e uno per il non alimentare (Cura Persona, Cura Casa e Pet Care).
Lo facciamo, come sempre, grazie alle analisi settimanali del nuovo Quick Service di Agroter, messo a punto dal Monitor Ortofrutta in partnership con IRI e Toluna, per dare agli operatori il polso di un mercato di difficile interpretazione con gli strumenti classici. Per maggior informazioni sul servizio clicca qui.


 
Per i reparti con i prodotti a più ridotta conservazione (Ortofrutta e Fresco), si notano trend positivi da gennaio, in linea con quelli del totale Lcc. Poi, nelle settimane con i maggiori picchi di vendite (9-13), troviamo un’importante crescita nel Fresco (+21,5%), anche superiore a quella del totale  Lcc (+19,8%), ed una performance più attenuata nell’Ortofrutta (+17,7%). E se analizziamo l’ultima settimana disponibile, la 14, notiamo come la dimensione del trend per l’Ortofrutta sia ulteriormente ridimensionata (+11,2%) e più in linea con il progressivo annuo (+10,8%). È ovvio come l’effetto scorta sia meno impattante per i prodotti ortofrutticoli, avendo una shelf life media inferiore rispetto ai prodotti del Fresco (principalmente salumi e latticini, con shelf life di gran lunga superiori alla media dell’ortofrutta).

All’interno dell’Ortofrutta, però, troviamo famiglie di prodotto con una conservabilità prolungata e, parallelamente, trend molto al di sopra della media del reparto. Tuttavia, alcune famiglie di prodotto che fino alla week 13 mantenevano ancora crescite elevatissime, stanno rallentando lentamente nella settimana 14 (es: patate da +70% a +45%, cipolle da +55% a +40%, mele da +57% a +42%). Inoltre, per quelle categorie dell’Ortofrutta più critiche in termini di conservabilità e quindi di stoccabilità (in primis IV e V Gamma), non sembrano risollevarsi dalle perdite delle ultime settimane, anzi peggiorano la performance. Anche andando a guardare nel Fresco tra i prodotti generalmente venduti anche nel perimetro dell’Ortofrutta (Piatti Pronti), troviamo trend sempre più in caduta libera. Qui è più la logica del servizio che sta venendo sempre più a cadere, poiché le persone hanno più tempo – e voglia – di prepararsi i pasti a casa.

Se passiamo a dare un’occhiata veloce agli altri reparti, in particolare a quelli con prodotti alimentari a lunga conservabilità, notiamo trend sopra la media dell’Lcc per la Drogheria Alimentare – dove prodotti come legumi secchi hanno influito moltissimo sui trend complessivi – ma soprattutto il Freddo con la crescita maggiore tra tutto l’Lcc, grazie alla possibilità di stoccare i surgelati in freezer. Diversamente, sembra che le Bevande non siano state avvantaggiate dalle restrizioni domiciliari, anzi il contrario: probabilmente è difficile acquistare più di tante bevande in una sola occasione di acquisto settimanale, a causa dell’elevato peso e ingombro medio dei prodotti.



Chiudiamo dando un’occhiata ai reparti del non alimentare. Cura Persona e Pet Care hanno trend sotto la media, mentre il Cura Casa beneficia di famiglie che sono letteralmente esplose durante le settimane di picco (9-13) e che ancora mantengono crescite a tripla cifra (come Acquaragia, Guanti e Alcool Denaturato).


Copyright 2020 Italiafruit News