Spagna, l’incertezza domina il mercato dei berries di Huelva

La pandemia sta mettendo a dura prova produzione e logistica

Spagna, l’incertezza domina il mercato dei berries di Huelva
Tra i comparti più importanti dell’economia andalusa, la produzione dei berries della provincia di Huelva è stata duramente colpita dai numerosi cambiamenti dovuti alla pandemia Codiv-19. Problemi logistici, condizioni di mercato sfavorevoli e una carenza di manodopera sono i principali fattori che hanno causato incertezza per l’intero settore, come sottolinea anche Cristobal Picon del gruppo di lavoro Berries delle cooperative agricole andaluse, intervistato dal sito Freshfruitportal.com.

“L’epidemia ha creato molte difficoltà per l’industria dei mirtilli, fragole, lamponi e more, dal momento in cui la stagione è già iniziata a gennaio con alcuni raccolti – spiega Picon – in particolare, la preoccupazione è cresciuta all’inizio dell’anno a causa dell’aggravarsi della situazione cinese. Ci si è ritrovati a febbraio con una domanda della Gdo più bassa di quanto ci si aspettava. Da quel momento, il settore è finito in stato di allarme, non abbiamo avuto a disposizione più manodopera e gli ordini si sono ridotti sempre di più: trend che hanno comportato una minor offerta e prezzi bassi”.
Una situazione a cui, come sottolinea Picon, ha sicuramente contribuito la chiusura dei confini. “Gli stagionali da Marocco, Bulgaria e Romania non sono riusciti ad entrare nel Paese e, per quanto siano stati sostituiti, la manodopera disponibile si è rivelata insufficiente al carico di lavoro. Per esempio siamo stati in grado di raccogliere lamponi e fragole, ma quando entrerà nel vivo la stagione dei mirtilli, ci sarà una carenza di manodopera”.


Molto apprezzato da parte di Huelva lo sforzo tuttora in atto del governo spagnolo, che mira a impiegare i disoccupati nel processo di raccolta dei berries. Sempre il governo centrale, negli ultimi giorni, ha donato a tutte le aziende del settore fragole e frutti rossi della provincia di Huelva 40mila mascherine per la protezione dei lavoratori, la cui distribuzione è garantita dai volontari della protezione civile in accordo con l’associazione Interfresa.
Ma Picon ha evidenziato soprattutto “lo sforzo fatto, giorno dopo giorno, dall’intera catena di approvvigionamento, dagli agricoltori agli operai in campo, passando per i magazzini di imballaggio e i centri di distribuzione fino ai punti vendita; il tutto secondo le più stringenti norme di sicurezza”.

A sottolineare l’importanza rivestita dal settore dei Berries di Huelva anche il loro utilizzo nella campagna promozionale #ConsumeAndalucía (mangia andaluso, ndr) sviluppata per promuovere il consumo di prodotti regionali. Nella speranza che il settore possa riprendersi presto, il congresso internazionale dei frutti rossi, inizialmente programmato per il 17-18 giugno a Huelva, è stato rimandato a settembre per evitare qualsiasi rischio di contagio da Coronavirus.

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