Gowan: botrite dell'actinidia, ok a Polyversum

Ok all'impiego eccezionale fino ad agosto. Gowan: utile anche per il biologico

Gowan: botrite dell'actinidia, ok a Polyversum
Una nuova arma contro la botrite dell’actinidia: dallo scorso 6 aprile e fino al 3 agosto di quest’anno viene infatti consentito l’impiego eccezionale di Polyversum, agrofarmaco naturale a base di Pythium oligandrum che agisce con una triplice modalità d’azione: mico-parassitismo diretto (degradazione enzimatica dei patogeni), induzione di resistenza (attivazione delle difese naturali della pianta) e stimolazione della crescita della pianta (produzione di fitormoni stimolanti). Ne dà notizia Gowan Italia, impegnata per mettere a disposizione degli agricoltori nuove soluzioni ed estendere le possibilità d’impiego di quelle già affermate anche su colture per le quali esistono pochi prodotti autorizzati.



Già nel periodo della fioritura, sottolinea Gowan, l’actinidia può andare incontro a pericolosi attacchi di botrite (muffa grigia) che hanno ripercussioni potenzialmente gravi sulla produzione finale. Ora, grazie all’estensione eccezionale d’impiego per situazioni d’emergenza sanitaria, per il controllo di questa malattia è disponibile il biofungicida Polyversum: già autorizzato da anni e impiegato con proficui risultati per il controllo di botrite e sclerotinia su colture come la vite e alcune colture orticole, si è distinto per il carattere innovativo conquistando sia il premio “New Technology” nell’ambito dell’Enovitis Innovation Challenge 2017, sia il “Premio Innovazione” a Fieragricola 2018, unico agrofarmaco tra le soluzioni premiate.

Nel formulato Polyversum - informa Gowan Italia - le oospore durevoli di Poligandrum (pronte a germinare quando disperse in acqua) sono accompagnate a un substrato minerale inerte che garantisce una stabilità di due anni, se conservato correttamente. L’impiego eccezionale su actinidia è consentito con particolare riferimento alla fase che va dalla pre-fioritura all’ingrossamento del fruttoPolyversum può essere impiegato in agricoltura biologica e può anche inserirsi nelle strategie di difesa integrata per un controllo della malattia nel rispetto della salute dell’uomo e dell’ambiente.

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