Comparto brassiche non influenzato dal coronavirus

Il punto dal Viterbese. F.lli Calevi: tra pochi giorni inizieremo le raccolte primaverili-estive

Comparto brassiche non influenzato dal coronavirus
L’Azienda agricola F.lli Calevi di Viterbo è conosciuta in Europa per produrre e commercializzare brassiche durante tutto l’anno. Per l’areale di riferimento del Viterbese, il mese di maggio è tradizionalmente un periodo transitorio che segna il passaggio dagli impianti autunno-invernali a quelli primaverili-estivi, dove la raccolta delle prime produzioni - trapiantate a febbraio sotto teli di tessuto non tessuto - si appresta a partire proprio fra pochissimi giorni.
 
“Per questa seconda parte di campagna brassiche - spiega a Italiafruit News l'amministratore Stefano Calevi - abbiamo messo a regime circa 70 ettari di coltivazioni, la maggior parte dei quali è dedicato a cavolfiore bianco e cavolo broccolo. Disporremmo inoltre di cavolfiori rosa (varietà Depurple) e arancioni (Flame Star), di cavoli cappuccio, di verze e di cavolfiore romanesco; quest’ultimo, però, lo raccoglieremo solo nel periodo metà maggio-metà giugno per assicurare ai nostri clienti la massima qualità possibile”.



Dal punto di vista commerciale, il comparto delle brassiche negli ultimi mesi non è stato condizionato dal coronavirus. “Stiamo vivendo una stagione regolare, senza condizionamenti dovuti alla pandemia. Prima di Pasqua, i prezzi del cavolfiore bianco e del cavolo broccolo sono saliti alle stelle come conseguenza della carenza di offerta a livello europeo determinata dall’inverno mite, che ha anticipato i cicli delle raccolte in maniera netta e creato un vuoto di produzione. Tale trend di crescita delle quotazioni non è quindi collegabile in alcun modo a problemi di manodopera o ad aumenti spinti delle vendite che hanno invece interessato altre filiere ortofrutticole”.  

“Adesso stiamo lavorando circa il 40% dei volumi che gestivamo in inverno, ma fra qualche settimana aumenteremo tale percentuale al 50% grazie alle nostre produzioni primaverili. La qualità dei frutti dei nuovi impianti sembra ottima”, evidenzia Calevi.



Per quanto riguarda altre produzioni estive, l’Azienda agricola - aderente all’Op Asport di Grosseto - sta trapiantando meloni retati su circa 95 ettari, angurie seedless a buccia nera su 10 ettari e zucche su 40 ettari. 

“Nel contesto delle cucurbitacee, il Viterbese rappresenta un areale di produzione tardivo - sottolinea l’amministratore - La raccolta dei primi frutti estivi, infatti, inizia solitamente verso il 10 luglio. Quest’anno, così come nel 2019, stiamo trapiantando tre varietà di meloni retati: Sogno F1, Impero e Sv9424ml.  Mentre per le angurie senza semi stiamo puntando sulla Style F1, cultivar gustosa e dalla buccia nera molto attraente”.

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