Polonia in prima linea contro gli scarti alimentari

Polonia in prima linea contro gli scarti alimentari
Una delle misure recentemente messe in campo dal governo per prevenire gli sprechi alimentari è la legge che impone ai venditori di stipulare un contratto con una Ong che consenta il trasferimento, a titolo gratuito, di quegli alimenti che, per difetti estetici o problemi di confezione, non sono commercializzabili o commercializzati.

Altre azioni al vaglio del governo sono delle campagne di comunicazione per informare i consumatori e l'apertura di impianti di biogas.   

Secondo i dati dell'Istituto Economico Polacco, la media pro-capite degli sprechi alimentari in Polonia è di 247 kg ogni anno contro una media Ue di 173 kg pro-capite. Rispetto agli altri paesi dell'Unione Europea la Polonia si colloca in quinta posizione. Dai calcoli effettuati dagli esperti dell'Istituto Economico Polacco si evince che il 53% degli scarti alimentari è prodotto dalle famiglie, il 19% dalle industrie di trasformazione, il 12% dalla gastronomia, l'11% dalle industrie produttive e il 5% dalla distribuzione. I prodotti maggiormente scartati invece sono: pane (49%), frutta (46%), salumi (45%), verdura (37%), yogurt (27%), patate (17%), latte (12%). 

Fonte: Ice Varsavia