Vanity, la zucca veste di grigio

Da Levantia Seed una pianta vigorosa e produttiva per frutti di alta gamma

Vanity, la zucca veste di grigio
Buccia grigia e un cuore arancio intenso. Così come intenso e particolare è il sapore di Vanity, la zucca sviluppata per il mercato fresco di alta qualità da Levantia Seed. La ditta sementiera veneta ha in questa varietà, frutto del lavoro di ricerca di Dante Chierici (a cui è possibile scrivere direttamente a tecnico@levantiaseed.it), un asso di briscola che conquista ristoratori e appassionati: chi vuole una specialità premium trova in questa zucca una soluzione all'altezza.



"Vanity è una novità che abbiamo da pochi anni in catalogo: i clienti che l'hanno scelta sono entusiasti dei risultati e della bontà straordinaria che esprime - spiega a Italiafruit News Samuele Pellegrini, direttore di Levantia Seed - E' una zucca che trova svariati impieghi nei ristoranti di alta gamma, ma anche nei pastifici sia italiani che esteri la stanno utilizzando con soddisfazione per le paste ripiene. Un nostro cliente, per esempio, sta rifornendo un pastificio italiano di Londra con Vanity".



"Vanity in campo è una pianta vigorosa e molto produttiva, più delle Kabocha verdi - illustra Chierici - La colorazione chiara è un vantaggio interessante: attirando meno la luce solare, la zucca si scotta e si spacca meno. La pezzatura si colloca tra i 2,5 e i 3 kg; il grado Brix è elevato e ha un retrogusto di castagna che la contraddistingue dalle altre zucche e colpisce chi la assaggia per la prima volta. Sul fronte del sapore Vanity va a braccetto con le proposte della nostra gamma Zuccurì (clicca qui per leggere l'articolo), che contempla varietà speciali di Kabocha".



"Vanity - riprende il direttore della ditta sementiera - è adatta a un ciclo medio-tardivo e predilige le semine fino a tutto maggio. Una sua peculiarità è la lunga conservazione: si raccoglie a settembre e dura fino ad aprile, una conservabilità sino a otto mesi con una qualità spettacolare e parametri organolettici ottimali. E ' strategico poter collocare sul mercato un prodotto così buono quando non c'è praticamente disponibilità di zucche fresche - conclude Samuele Pellegrini - E' utilizzata molto in biologico, perché questo metodo ne esalta le caratteristiche".

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