Drupacee, il mercato sente la mancanza dell’Emilia-Romagna

Morovinci: «Mi auguro che i clienti si stiano rendendo conto del nostro valore»

Drupacee, il mercato sente la mancanza dell’Emilia-Romagna
Spesso non ci si rende conto del vero valore di una cosa finché non la si perde. Una analogia che quest’anno può valere per albicocche, pesche e nettarine dell’Emilia-Romagna, Regione da sempre vocata e specializzata nella coltivazione di queste tre specie frutticole. 

“L’offerta di prodotto emiliano-romagnolo è scarsissima, a causa delle gelate più gravi dell’ultimo secolo, e la sua mancanza si comincia a notare”, sottolinea a Italiafruit News Andrea Morovinci, produttore di drupacee dell’Imolese

“Alcuni dei miei tradizionali clienti - prosegue - cercano frutti di alta qualità e sempre ben lavorati, ma in questo frangente fanno un po' fatica a trovarli nelle produzioni del Sud Italia e della Spagna. Chissà quindi che in questa brutta annata, per noi compromessa in partenza a causa del gelo, il mercato non si renda finalmente conto del grande lavoro che svolge la filiera frutticola dell'Emilia-Romagna”.


Orange Rubis

Per la regione del Nord Est, la campagna 2020 è contraddistinta da un pesante crollo produttivo per tutte le drupacee. “Quest'anno nei miei impianti dovrei raccogliere solo 450 quintali, tutti di pesche, rispetto ai 4.400 quintali dell’anno scorso”, sottolinea Morovinci.

“La prossima settimana dovrei iniziare la raccolta della varietà Royal Glory, per la quale c’è un 30-40% di produzione sulle piante. Spero che la situazione commerciale, non appena cominceremo gli stacchi, potrà essere migliore rispetto a quella attuale”.

In questi giorni, Morovinci sta distribuendo le nettarine Big Bang (foto di apertura) e le albicocche Orange Rubis Kiotoraccolte da altri coltivatori dell’Imolese. “A metà giugno, l’anno scorso, eravamo in piena campagna con queste varietà. Quest’anno - conclude - i frutti da staccare sono talmente pochi che non vale la pena nemmeno accendere le macchine di lavorazione. I magazzini sono quasi tutti fermi”.

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