Vespa Samurai, ecco come avvengono i lanci

Ad agosto una prima valutazione post lanci, obiettivo l'equilibrio fra insetti

Vespa Samurai, ecco come avvengono i lanci
La speranza della frutticoltura italiana è riposta in queste piccole boccette. Sono i contenitori della Vespa Samurai (Trissolcus japonicus) - il parassitoide individuato per eliminare le uova della cimice asiatica - che in questi giorni viene liberata nell’ambiente secondo un preciso programma di lotta biologica.
Solo in Emilia Romagna sono previsti 300 lanci e noi, ieri mattina, ne abbiamo seguiti alcuni nella città di Cesena, accompagnati da Loredana Antoniacci del Servizio Fitosanitario dell’Emilia Romagna e da Michelangelo Garaffoni, tecnico di Eur.O.P.Fruit Soc. Coop di Pievesestina di Cesena.


Le boccette contenenti le Vespe Samurai

Il primo e fondamentale passaggio per il rilascio della Vespa Samurai è l’individuazione dell’ambiente appropriato. “I siti più adeguati in cui diffondere l’insetto sono le zone extra agricole – spiega a Italiafruit Loredana Antoniacci – con cui intendiamo tutte le aree verdi al di fuori delle aziende agricole, lontano da qualsiasi tipo di trattamento fitosanitario che andrebbe a disturbare la propagazione della Vespa”.
E continua: “I coordinatori della lotta integrata eseguono una prima localizzazione dei siti per i lanci ma spesso il luogo cambia quando arriviamo sul posto: oggi per esempio la prima localizzazione era una villa privata e abbiamo preferito spostarci di poco. Al momento del lancio, procediamo in autonomia e ci limitiamo ad apporre un’apposita segnaletica alla fine del trattamento. Solo se la zona è interna all’azienda agricola, come nel caso di un boschetto, allora ci mettiamo in contatto con il produttore. Partiamo comunque dal presupposto che tutti i comuni in cui svolgiamo la nostra attività, siano stati precedentemente informati tramite un comunicato stampa”.


Per ogni sito vengono rilasciati 110 insetti, di cui 100 femmine e 10 maschi. Una volta ritirati i contenitori, le vespe vengono ‘lanciate’ già il giorno successivo, nonostante la sopravvivenza media arrivi anche a dieci giorni. “I contenitori ci vengono consegnati già suddivisi per quantità – sottolineano i tecnici – e a realizzarli sono laboratori specializzati: per la zona occidentale della Regione vengono prodotti dall’università di Modena e Reggio Emilia, per le provincie di Bologna, Ferrara e le restanti zone dal Centro Agricoltura Ambiente, dall’università di Bologna e da Agri2000”.


Le Vespe Samurai al momento dell'apertura del contenitore

Una volta effettuato il primo lancio, si dovranno aspettare 20 giorni per ripetere la stessa attività, secondo quanto prevede il protocollo. “Solo ad agosto procederemo con una valutazione post lancio – dice Antoniacci – in cui le ovature trovate sui siti verranno analizzate in laboratorio per scoprire se appartengono ancora alle cimici o se sono diventate la ‘culla’ delle Vespe Samurai”.
E aggiunge: “Il nostro obiettivo è accelerare la diffusione di questi insetti, che sono comunque già presenti sul territorio e non del tutto estranei. Non andremo avanti all’infinito con i lanci, a un certo punto si creerà un equilibrio naturale fra gli insetti, anche con l’ Anastatus bifasciatus utilizzato in Trentino”.


Le uova di cimice (deposte sempre a gruppi di 28) su cui viene allevata la Vespa Samurai

Il viaggio delle Vespe Samurai continua: entro il fine settimana sono previsti altri 100 lanci, per arrivare la prossima settimana a un totale di 300.


La segnaletica installata al termine dei lanci

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