«Patata Igp dell'Alto Viterbese, buone premesse»

Ccorav: semina difficile per la mancanza di manodopera, attesi 200mila quintali totali

«Patata Igp dell'Alto Viterbese, buone premesse»
Avvio di stagione incoraggiante per la patata Igp Alto Viterbese firmata dal Consorzio Ccorav. La primavera anticipata ha fatto sì che le operazioni di semine si siano concretizzate prima della media, con maggiori difficoltà del solito a causa della difficoltà di reperire manodopera; i produttori sono quindi stati costretti a svolgere i lavori con il supporto delle sole forze familiari, “ma tutto è filato liscio”, spiega Mirko Giuliani, agronomo del sodalizio con quartier generale a Grotte di Castro. 


“Le patate  ad oggi sono in ottima forma, anche se a maggio hanno sofferto un po' la siccità”, sottolinea Giuliani. “Grazie all’irrigazione capillare, abbiamo superato questo momento complesso e ad oggi la campagna promette bene, anche se la strada è ancora lunga: prima del 10 luglio le raccolte non iniziano. Ci sono però tutti i presupposti per dire che la campagna ha imboccato la strada giusta, dal punto di vista qualitativo”.

Anche nel 2020, come negli ultimi anni, si è  confermato il trend di aumento delle semine di patata Igp Alto Viterbese nel bacino del lago di Bolsena, essenzialmente per due motivi: "da un lato i giovani stanno tornando a fare questo lavoro, rimettendosi in gioco nell’azienda di famiglia e dall'altro per l’azione svolta dal  consorzio, il quale offre ai produttori risposte positive e sicurezza nella commercializzazione del prodotto”.



In totale sono 7.200 i quintali di patate da seme utilizzati, circa 400 in più rispetto allo scorso anno, su 500 ettari; la produzione stimata è di 200mila quintali. Il Consorzio laziale ha recentemente aderito al gruppo Pataticoltori d’Italia di Naturitalia: annovera le strutture cooperative di Unapa che producono eccellenze, ne fanno parte anche Patfrut, Ampp, Copropra, Ppas, Campania Patate. Scopo del progetto è agevolare il comparto a fare sistema, così da assicurare maggior valore alle eccellenze dei territori italiani più vocati.

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