«Ripresina» nei Mercati, ma solo a Nord

Inizio di settimana promettente a Milano e Torino, sottotono a Roma e Bari

«Ripresina» nei Mercati, ma solo a Nord
Segnali di ripresa in alcuni dei principali Mercati all'ingrosso del Nord Italia, mentre nel Centro sud la situazione resta difficile. La settimana è partita tutto sommato bene a Milano e Torino, dove i grossisti segnalano una discreto "movimento" pur senza particolari impennate dei prezzi; stallo invece a Roma e Bari.

"E' stato un buon lunedì, si è lavorato più dei precedenti", spiega Stefano Cavaglià dal Caat di Torino. "Nelle scorse settimane le vendite erano più concentrate nel fine settimana, da giovedì in poi, adesso notiamo una ripresina legata, forse, a un parziale rilancio di ristorazione e turismo". "Molti questa estate, faranno le ferie nelle seconde case del torinese o comunque in zona - prosegue la sua analisi l'imprenditore piemontese - Questo potrebbe significare più lavoro del solito ad agosto e un calo meno accentuato sui mesi precedenti, ma al momento è ancora solo una ipotesi". 



"Una buona giornata di vendite - la definisce, dall'Ortomercato di Milano, Salvatore Musso - anche se a prezzi piuttosto contenuti; si è percepito una ripresa nei consumi anche se bisognerà aspettare il resto della settimana per avere una conferma. Nel prossimo weekend è atteso un primo seppur parziale esodo di milanesi: vedremo cosa succederà".

Trend deludente al Car di Roma. Spiega il grossista Walter Arcangeli:  "C'è poco, pochissimo consumo e i listini sono bassi, complice la scarsa qualità di molte referenze. L'uva italiana, ad esempio, per il momento delude: è stata immessa sul mercato prima del dovuto, il 60-70% delle partite sono premature e troppo verdi. Il prodotto buono, in compenso, viene collocato senza particolare problemi, peccato sia in minoranza". 


Per Arcangeli c'è un eccesso di produzione: "C'è tanto di tutto: gli ortaggi hanno invaso il mercato, e anche la frutta estiva è ampiamente disponibile, pesche comprese, a fronte di una domanda davvero scarsa. La gente non ha soldi da spendere e, in parte, ha cambiato abitudini dopo l'esperienza Covid". Fatto sta che il business latita: "Nei fine settimana registriamo un calo drastico di ordini per l'abbandono della città... La situazione è pesante".

Dal Mercato di Bari Pino Lucatorto fa presente che "non ci sono cambiamenti rispetto ai giorni scorsi: i prodotti locali faticano, le vendite sono piatte e lentissime per vari prodotti, tra cui l'anguria. Risentiamo della carenza di turisti e notiamo un cambio di andamento rispetto agli anni passati: la fase di stanca che di solito avvertivamo a giugno è arrivata ora, a luglio".

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