Meleti promettenti, incognita mercato

Si parte in Friuli, cimice quasi assente. Il punto con Pomis

Meleti promettenti, incognita mercato
Tempo permettendo oggi si parte. Anche in Friuli Venezia Giulia è tempo di raccogliere le prime mele Gala e la situazione, come spiega a Italiafruit News il produttore Peter Larcher, è "molto buona".

"Negli ultimi giorni abbiamo avuto temporali e piogge, le temperature si sono abbassate, tra notte e giorno ci sono 15 gradi di escursione termica e questa premia il profumo, il colore e la croccantezza dei frutti", sottolinea il presidente di Pomis, 40 ettari di meleti, il 40% biologici.



"Sono anni che non vedevo pezzature così importanti e per fortuna il danno da cimice è molto marginale: per la nostra azienda, pesantemente colpita lo scorso anno con un danno medio del 40%, parliamo di nessun problema per le Gala e di riscontri marginali per Delizia rossa e Golden. Non abbiamo preso nessun accorgimento particolare, è l'antagonista naturale che sta facendo bene il suo lavoro: da noi era presente nell'ambiente prima dei lanci e anche in azienda abbiamo trovato diverse ovature parassitizzate e dove lo scorso anno c'era un danno totale ora è sotto al 2-3%".



Se il campo soddisfa è il mercato a preoccupare Larcher. "Ora c'è euforia, le mele della scorsa annata sono finite, la frutta estiva ha un prezzo sostenuto... Ma non dimentichiamoci che i consumi sono bassissimi. Vediamo ciò che succede con melone e anguria, prezzi bassi e consumi lenti. Il mercato, dopo gli sprazzi dei primi giorni, si potrebbe inchiodare e poi si sta commettendo il solito errore: in diversi areali si sono staccati frutti sì rossi, ma senza grado zuccherino. Commercializzare quelle mele - conclude Peter Larcher - ha un effetto boomerang".

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