«Covid in azienda, il rischio zero non esiste»

Puglia, si estende il focolaio alla Sop. Le misure prese e la solidarietà del comparto uva da tavola

«Covid in azienda, il rischio zero non esiste»
Il focolaio nell'azienda ortofrutticola Sop di Polignano a Mare (Bari) è seguito con attenzione da tutto il settore, perché quello che è successo in Puglia potrebbe accadere - con una dinamica simile - anche in altre realtà del comparto. Il focolaio è, per numero di persone coinvolte, uno dei più rilevanti nell'ultimo periodo e l'azienda ha deciso di sospendere momentaneamente l'attività.
 
Dopo i primi 78 contagi scoperti martedì (clicca qui per leggere la notizia) ieri ne sono emersi altri 25 tra i dipendenti dell'impresa pugliese. Tutto è partito da un'operaia che ha accusato i sintomi di Covid-19 ed è poi risultata positiva: dalla ricostruzione dei contatti si è passati ai tamponi e alla scoperta dei nuovi positivi. A ieri, come riporta la Gazzetta del Mezzogiorno, nell'azienda polignanese sono stati eseguiti 273 tamponi e 103 sono risultati positivi al coronavirus. I lavoratori sono quasi tutti asintomatici e per nessuno è stato necessario il ricovero.



La Sop è specializzata nella produzione e nella commercializzazione di uva da tavola, da cui arriva oltre il 60% del fatturato aziendale. Il focolaio - che interessa lavoratori di tre province diverse (Bari, Taranto e Brindisi) arriva quindi in un momento clou della campagna.

"La filiera dell’uva da tavola italiana è strutturata e pronta a far fronte all’emergenza sanitaria in corso nel Paese”. Commenta Massimiliano Del Core, presidente della Commissione Italiana Uva da Tavola (Cut), l’organismo di filiera che tutela e promuove le attività del distretto dell’uva da tavola. Del Core esprime “piena solidarietà agli imprenditori, alla forza lavoro e all’intera comunità di Polignano” dopo la conferma di un focolaio di coronavirus in città che ha coinvolto anche la Sop, azienda associata alla Commissione.



“Siamo nel pieno della lavorazione – aggiunge – un momento cruciale della campagna dell’uva da tavola, un contesto operativo dinamico che sin dall’inizio della pandemia ha adottato tutte le misure necessarie per poter produrre, lavorare e far lavorare in sicurezza. Il rischio zero, però, non esiste – prosegue Del Core – l’azienda di Polignano, e di questo ho certezza, ha attivato tutti i protocolli sanitari previsti per impedire potenziali contagi, ma è impossibile per chiunque dirsi immune dal pericolo. Per questo motivo la scelta dell’azienda di interrompere temporaneamente le attività assume ancora più rilievo. Una scelta dovuta, ma al tempo stesso coraggiosa – conclude Del Core - che dimostra la consapevolezza dell’importanza della salute della comunità e il senso di responsabilità degli operatori del settore e dei nostri associati. Ora più che mai è assolutamente necessario che le autorità sanitarie offrano una collaborazione immediata ed efficiente  cosi che i lavoratori e l’azienda possano tornare a svolgere i propri processi produttivi in sicurezza in tempi brevissimi".

"La preoccupante esclation in termini di contagi che si sta vivendo alla Sop di Polignano a Mare, deve indurre tutti a non abbassare la guardia: ci rivolgiamo ai datori di lavoro affinché vigilino sul pieno rispetto dei protocolli di sicurezza imposti dalla pandemia e condivisi con le parti sociali, ma anche piena collaborazione dei lavoratori affinché compiano le proprie mansioni secondo un principio di autotutela, pensando alla propria salute ed a quella dei colleghi". Lo dichiara il segretario generale della Uila Puglia, Pietro Buongiorno.

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