Macfrut gioca al raddoppio, tutte le novità del 2021

La competizione tra le fiere non spaventa Piraccini: «Una grande opportunità per il settore»

Macfrut gioca al raddoppio, tutte le novità del 2021
Dopo esser stata la prima fiera di settore a realizzare un format interamente digitale, Macfrut è pronta a raddoppiare i propri sforzi. Nel 2021 sono infatti attese sia la 37esima edizione della fiera fisica, in programma nei padiglioni di Rimini Fiera dal 4 al 6 maggio, che il ritorno della versione Digital, che si terrà sulla piattaforma Natlive dal 28 al 30 settembre.

“Se alcuni rinunciano a realizzare eventi, noi ne presentiamo due - ha esordito entusiasta Renzo Piraccini, presidente del Macfrut, alla presentazione dell’edizione 2021 della fiera - Sappiamo bene come la situazione attuale inviti alla prudenza, ma guardiamo al futuro con ottimismo. Se Macfrut Digital ha rappresentato un acceleratore di business ideale per cercare nuovi contatti tramite strumenti tecnologici non dispendiosi, la fiera tradizionale rappresenterà un punto di incontro del settore ortofrutticolo con operatori da tutto il mondo. Quest’anno per la prima volta Macfrut ospiterà anche Fieravicola e le due rassegne andranno a formare insieme a Cibus di Parma (4-7 maggio) un grande polo dell’agroalimentare, tutto concentrato in pochi giorni in Emilia Romagna. La sovrapposizione di più fiere rappresenta una grande opportunità con cui giocare una partita per il sistema Paese. Anche se nessuno può avere un’idea di come si svilupperà la situazione pandemica a maggio, siamo convinti che gli eventi nazionali rappresentativi di settore come Macfrut avranno molti meno problemi rispetto ad eventi di dimensione più internazionale, che saranno costretti a spostarsi online. Sta a noi focalizzare gli interventi dei Paesi esteri in cui la circolazione delle persone è più semplice, tutto il resto lo integreremo con la tecnologia. La strategia non è quella di ingrandirsi ma di diventare rappresentativi delle eccellenze della filiera”.


Il focus internazionale “Frutta e spezie sulla via di Marco Polo” sarà rivolto all’Asia centrale, precisamente Uzbekistan e Azerbaigian, dove si terranno le prime iniziative di promozione internazionale di Macfrut 2021, in questa prima fase in modalità digitale, a cui seguiranno quelle in Sud America (Colombia, Cile, Cuba, Perù), Africa (Zambia), e in Cina.
La regione partner di Macfrut 2021 sarà rappresentata dalla Sardegna.



Frutto simbolo della prossima edizione nonché della filiera ortofrutticola italiana sarà il melone, a cui saranno dedicati una serie di eventi di analisi e valorizzazione che coinvolgeranno buyer e visitatori.
Una novità è rappresentata dal salone dedicato al mondo dei biostimolanti e dei forum tecnici come Acqua Campus focalizzato sulle innovazioni dell’irrigazione e Macfrut Field Solutions, incentrato sulle moderne tecnologie per il settore orticolo, che si terranno in fiera in forma fisica e allo stesso tempo saranno trasmessi online, con l’obiettivo di ampliare il pubblico e dare la possibilità di partecipazione a coloro che avranno limitate capacità di movimento. Confermati con la formula tradizionale gli altri due focus centrali di Macfrut: Biosolutions International Congress, dedicato alle filiere dei biostimolanti e del biocontrollo; Greenhouse Technology Village, sull’innovazione orticola in serra.
Nell’edizione 2021 della fiera sarà dedicato spazio a spezie, erbe officinali ed erbe aromatiche con il salone dedicato “Spices&Herbs Global Expo” realizzato in collaborazione con il leader italiano Cannamela e con la Federazione italiana produttori di piante officinali (Fippo). “Si tratta dell’evento che avevamo programmato per questo 2020 e che siamo stati costretti a rimandare – ha sottolineato Piracccini – in programma anche l’Osservatorio sulle spezie e le erbe officinali” realizzato da Cesena Fiera e Ismea.

Se con Macfrut Digital la fiera è diventata un acceleratore di business, l’obiettivo da raggiungere con la nuova edizione fisica è quello di diventare un vero e proprio anello della filiera ortofrutticola, che metta in collegamento tutti gli operatori, questa la visione condivisa dagli organizzatori.
Il fatto che anche Fruit Logistica abbia spostato le sue date a maggio (18-20) non sembra turbare Macfrut: “Lo spostamento di Fruit Logistica non lo vedo come un attacco verso di noi – ha ribadito Piraccini – il loro è solo un approccio pragmatico: noi infatti non abbiamo l’ammortamento di un quartiere fieristico sui nostri costi, a differenza della fiera tedesca. In ogni caso, la nostra fiera fisica non sarà affatto un’edizione ridotta, se le condizioni ce lo permetteranno”.

Macfrut Digital in pillole


Positivo il bilancio della prima fiera dell’ortofrutta su piattaforma digitale. Pur con alcune difficoltà di rodaggio iniziale, i numeri sono interessanti: in tre giorni si sono registrate 32.212 presenze, con 18.164 visitatori unici professionali, mentre le pagine visualizzate sono state 219.524. Alta l’interazione dall’estero con il 49% dei visitatori oltreconfine in rappresentanza di 152 Paesi, il 60% dei quali dall’Europa, 12% dal Nord Africa, 10% dall’Africa Sub Sahariana, 6% Estremo Oriente e Australia, 4% da Nord America e Russia ed Est Europa. Complessivamente sono stati 600 i buyer iscritti in piattaforma, 4.492 le richieste di incontri B2B, 3.840 i messaggi attraverso il tasto “scrivici”.  I padiglioni più visitati sono stati Produzione e commercio (8.421), Padiglioni internazionali (5.203), Macchinari e impianti (3.424), Packaging (3016), Vivaismo (2.200). Interessante il dato degli accessi con il 52,5% avvenuto attraverso dispositivo mobile e tablet, 47,5% computer fisso. 
Il progetto di Macfrut Digital sarà riproposto dal 28 al 30 settembre 2021: la piattaforma sarà semplificata per rendere i servizi più smart, la lista degli espositori sarà disponibile in anticipo e sarà offerto un servizio di formazione con giornate di training dedicate alle aziende partecipanti affinché possano partecipare in maniera attiva.

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