Fichi, olive e agrumi crescono nel Regno Unito

A favorire le produzioni non tradizionali sono temperature medie sempre più elevate

Fichi, olive e agrumi crescono nel Regno Unito
Il clima si scalda e fichi, olive e agrumi iniziano ad essere coltivati nel Regno Unito. L’idea, come riporta la testata online Fruitnet.com, arriva dal coltivatore dell’Essex (contea dell’Inghilterra orientale, ndr) Pete Thompson dell'omonima azienda agricola che negli ultimi anni ha avviato una produzione sperimentale di colture britanniche non tradizionali.


Pete Thompson

"Stiamo reimpiantando i nostri frutteti Braeburn, Conference e Opal con olive e fichi - ha spiegato Thompson - e stiamo ampliando le nostre sperimentazioni sugli agrumi. Dobbiamo trovare colture naturalmente sostenibili che si adattino al nostro clima. Nei prossimi cinque anni, vorrei che il 20% dei miei terreni fosse dedicato a colture innovative”.



Come ha sottolineato anche il produttore, il Regno Unito non è nuovo nella produzione di fichi da giardino e, lavorando sulle ampie risorse varietali disponibili in commercio, il prodotto potrebbe presto arrivare sul mercato britannico. Le prove sui fichi di Thompson sono iniziate nel 2012 con una piantagione da un ettaro suddivisa in sei varietà: oggi l’azienda è arrivata a produrre solo le due varietà dolci che mostrano un importante potenziale commerciale. La raccolta avviene in agosto e novembre e la coltivazione non prevede l’utilizzo di agrofamarci.



Le olive da tavola sono state piantate per la prima volta dal coltivatore nell’inverno 2017-2018 e già nel 2018-2019 ha prodotto un raccolto di successo e, nel 2019-2020 anche una piccola quantità di olio d’oliva. “La nostra produzione sperimentale consiste in 380 alberi e finora siamo entusiasti dei risultati”, ha detto Thompson.

Ma la vera e propria sfida è rappresentata dagli agrumi: già esistono coltivazioni di questo tipo in Paesi con inverni rigidi e Thompson ha riscontrato un certo successo con i limoni. Cinque le varietà di agrumi attualmente in prova nell’azienda in serre protette ma non riscaldate, mentre in futuro le prove continueranno anche in piantagioni all’aperto.



Tra le altre produzioni di Thompson, anche quella delle cipolle cinesi (in foto sopra) rinominate Thompsons Leaf (foglia di Thompson, ndr), importante ingrediente per i ristoranti di origine asiatica, già disponibile presso i negozi cinesi specializzati. Il continuo lavoro di sperimentazione è valso a Thompson il riconoscimento Special Merit Award della Worshipful Company of Fruiterers.

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