Fragole, produzioni siciliane in netto ritardo

Il caldo eccessivo rallenta la crescita. Azienda Pizzo: «Lavoreremo a pieno ritmo dall'8 dicembre»

Fragole, produzioni siciliane in netto ritardo
Fragole italiane in vistoso ritardo. Le temperature nettamente superiori alle medie stagionali faranno ritardare di oltre dieci giorni gli stacchi dei produttori siciliani di Marsala, solitamente i primi ad entrare sul mercato.

“Il clima di queste ultime settimane è stato veramente caldo. Abbiamo ancora temperature massime di 20-25 gradi centigradi e le persone ne approfittano per andare al mare. Questo caldo anomalo sta rallentando il ritmo di crescita della fragola”, testimonia a Italiafruit News Massimo Pizzo, responsabile commerciale dell’Azienda agricola Pizzo, realtà specializzata nella fragolicoltura con circa tre ettari coltivati a Fortuna.

“Nonostante il ritardo, le produzioni sono molto belle da vedere. Ci aspettiamo quindi una qualità elevata. Speriamo di poter effettuare le primissime raccolte a partire dal 20 novembre, data in cui di solito lavoravamo già a pieno ritmo. Quest’anno non sarà così: gli impianti probabilmente entreranno a regime dall’8-10 dicembre prossimi”.



Nei mesi scorsi, l’azienda marsalese ha investito per adeguare un piccolo settore della propria produzione alla coltura in fuori suolo con substrato di perlite e fibra di cocco. Una tecnica che può consentire la riduzione dei costi della manodopera ed il controllo completo e puntuale della pianta a livello nutrizionale.

“In questa stagione testeremo la fragolicoltura in fuori suolo e, se tutto andrà come pensiamo, la estenderemo col tempo a tutta l’azienda. In questo modo cercheremo di aumentare la qualità e soprattutto la tenuta del nostro prodotto, che deve superare lunghi viaggi per arrivare nei mercati del Nord Italia e dell’Europa”, evidenzia Pizzo.

Che conclude: “Nel prossimo biennio saremo impegnati con altre quattro Aziende agricole locali (Di Girolamo Vitro, Angileri Giuseppe, Giacalone Baldassare e Palmeri Salvatore) alla realizzazione di un progetto sperimentale dedicato alla Bio-fortificazione per un fragolicoltura ecosostenibile e funzionale, finanziato dalla misura 16.2 del Psr. Lavoreremo assieme all’Università di Palermo per coltivare fragole ricche di antiossidanti che possano aiutare a combattere alcuni tumori”.

Nelle fotografie: produzioni in fuori suolo dell'Azienda agricola Pizzo

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