Uva da tavola, ora cresce anche a Treviso

L’azienda Il Fardo investe sull'uva apirene e aumenta le superfici

Uva da tavola, ora cresce anche a Treviso
Territorio vocato per la produzione di Prosecco, ora la Marca trevigiana allarga i suoi orizzonti produttivi con l’uva da tavola. Tra gli iniziatori di quella che potrà diventare una nuova tradizione territoriale c’è l’azienda agricola Il Fardo situata a Cordignano. Qui nel 2017 è stato piantato il primo impianto di 2mila metri di uva da tavola e nel 2019 sono arrivati i primi risultati positivi, tant’è vero che ora l’idea è quella di espandere i terreni dedicati.



“L’idea di coltivare uva da tavola a Treviso nasce da un’esperienza lontana, più precisamente dalla piana del Monviso – spiega a Italiafruit News l’agronomo de Il Fardo, Alberto Badoer – proprio in quella zona un mio collega aveva iniziato a piantare uva da tavola, a causa dei problemi avuti con il kiwi. Considerato il buon esito della sua esperienza, ho deciso di replicarla a Treviso: ho trovato subito una buona collaborazione con l’azienda Il Fardo e siamo stati seguiti nei passi iniziali da un agronomo pugliese”.



E continua: “Coltiviamo uve Apirene a bacca bianca e rossa, con maturazione medio-tardiva. Nel 2017 abbiamo iniziato con 2mila metri e, siccome la coltivazione funziona, a breve arriveremo a 6 ettari. Ci troviamo in una zona pedemontana e il clima gioca a nostro favore: abbiamo l’influenza di correnti d’aria dalle montagne vicine che ci permettono di avere una temperatura asciutta con ventilazioni frequenti”.



Il Fardo ha terminato la vendemmia circa due settimane fa, con una produzione media di 300 quintali ad ettaro. “Non abbiamo voluto forzare troppo i vigneti – specifica l’agronomo – ma la qualità dei frutti è molto alta, grazie alla temperatura asciutta registrata da settembre in poi”.

L’azienda destina la sua uva ai mercati ortofrutticoli di Treviso con “una buona soddisfazione dal punto di vista economico”, sottolinea Badoer.  E i progetti continuano: “Ci stiamo organizzando per acquistare delle celle frigo in cui mantenere il prodotto fresco fino a dicembre”.

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