Melinda e la bio-economia circolare: «Una nuova filosofia»

Con Novamont per un pack compostabile realizzato dagli scarti: «Così valorizziamo il territorio»

Melinda e la bio-economia circolare: «Una nuova filosofia»
Un nuovo spot che è un manifesto di valori e un accordo con il leader nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals, Novamont, per lanciare packaging sostenibili in un'ottica di economia circolare, seguendo una filosofia inedita che va oltre il prodotto. E' la "rivoluzione Melinda" di cui si è parlato allo Speciale Frutta& Verdura, alla presenza del direttore generale del Consorzio Paolo Gerevini. 

Il manager si è soffermato sullo spot lanciato lo scorso ottobre ("Una svolta epocale per la comunicazione di Melinda in cui è racchiuso un pensiero strategico che definisce chi siamo e cosa vogliamo diventare, mettendo in risalto valori intangibili della marca che la rafforzano e guideranno le nostre azioni con l'obiettivo di elevare il percepito nei confronti dei consumatori"), ha parlato dell'impegno per esaltare l'autenticità, preservare il territorio mettendo in evidenza la portata di un progetto che non eguali, le celle ipogee: "Abbiamo alzato l'asticella, possiamo e vogliamo fare sempre di più per valorizzare e migliorare il contesto in cui operiamo, a beneficio di tutti, a partire dai soci produttori". Dal marketing del prodotto allo storytelling fino ad arrivare allo storydoing, insomma.



Rientra in questa sfida l'approccio strutturato, da parte del Consorzio, per garantire al packaging connotati innovativi pienamente in linea con le aspettative di stakeholder e consumatori: una soluzione totalmente compostabile per le mele bio che "nasce" dagli scarti di lavorazione Melinda è il punto più alto del progetto, come ha spiegato in collegamento l'amministratrice delegata di Novamont Catia Bastioli, tra gli ospiti d'eccezione dello Speciale.  "Ringraziamo Melinda e La Trentina per la scelta di sperimentare con noi soluzioni pionieristiche sul tema della rigenerazione delle risorse naturali", ha sottolineato Bastioli. "Questa collaborazione nel campo della bioeconomia circolare ci permette di imparare facendo". 



A testimonianza del fatto che il mondo della mela è davvero interessato a un processo di innovazione senza precedenti. Anche sul fronte varietale per il quale - ha spiegato Gerevini - l'offerta è ampia, le proposte si moltiplicano e serve quindi cogliere le reali esigenze dei consumatori e segmentare con l'obiettivo di arricchire e non avvicendare. 

Da filiera a sistema: la mela ci crede e fa la sua parte interagendo con il territorio, puntando su tradizione, competenza e innovazione sostenibile nel segno della vera circolarità.

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