Gdo, i progetti di sviluppo per il 2021

Discount al galoppo, nuovi format, ecommerce: la sfida tra insegne

Gdo, i progetti di sviluppo per il 2021
Eurospin manterrà il "tradizionale" ritmo di una cinquantina di inaugurazioni l'anno, una a settimana, in linea con Lidl, che per l'anno fiscale in chiusura a febbraio aveva previsto il via libera a 50 Pdv; i vertici di Aldi Italia, che ha raggiunto i 100 Pdv sul territorio nazionale, hanno spiegato a Italiafruit News che il piano di sviluppo portato avanti nel 2020, caratterizzato da una media di tre aperture al mese, proseguirà senza soste; Md terminerà il planning quadriennale 2018–2021 con 250 milioni di euro sul piatto per l’anno in corso; In's Mercato (Gruppo Pam), ancora, ha messo nero su bianco un piano che prevede nei prossimi dodici mesi 90 restyling, 30 aperture e format innovativi.



I protagonisti del pianeta discount non mollano la presa, anzi, alzano ulteriormente l'asticella. Mettendo al centro delle politiche di sviluppo l'ortofrutta e condizionando inevitabilmente, con il loro ritmo forsennato, l'intero pianeta retail. Aperture e tante assunzioni, politiche di prezzo aggressive cui si aggiunge un livello qualitativo lievitato negli anni, di pari passo con format più moderni e sempre meno "discount".

I competitor non stanno a guardare: completata la "fase-1" dell'acquisizione di Auchan, in questo 2021 Conad assimilerà definitivamente gli spazi ereditati proseguendo il restyling degli ipermercati, esplorando nuove modalità di vendita abbinate alla somministrazione, con molteplici percorsi di vendita. Sullo sfondo anche la valorizzazione dei punti vendita Todis soprattutto a Settentrione. 



Cambio di passo per Esselunga, che con La Esse e il nuovo modello di superstore  battezzato a fine 2019 in via Triumplina a Brescia ha voltato pagina. L'insegna fondata da Bernardo Caprotti guadagna terreno anche in aree un tempo inaccessibili come la Liguria: il primo punto vendita genovese, da poco inaugurato, dovrebbe essere a breve seguito da un secondo.

Punta soprattutto a razionalizzare la rete degli iper Carrefour, al centro del primo importante "approccio" societario in questo 2021: il tentativo di acquisizione del retailer francese da parte di Couche-Tard non è però andato a buon fine. Attesa per le mosse di Selex, dopo l'ingresso nel gruppo, il primo gennaio, dei soci del Consorzio Sun che hanno reso il gruppo commerciale il numero due della distribuzione moderna nazionale con una quota di mercato del 13,7%. 

Sarà un anno importante anche per la galassia del Gruppo VéGé, che nel 2020 ha messo a segno un incremento complessivo del 10,1% e una crescita a parità di rete distributiva del 6,9% rispetto al 31 dicembre 2019, al di sopra della media di settore (+4,2%).


Tra gli ingressi più significativi degli ultimi anni ci sono imprese come Vega, Morgese, Scelgo, Bennet, American Cash e Metro. Nel corso del 2021 è previsto un nuovo format di punti di vendita "targati" proprio VéGé. Tra le "associate" del gruppo, Bennet è chiamata a confermare i buoni risultati dello scorso anno, quando ha valicato il muro dei due miliardi di euro di fatturato. 

In ascesa le quotazioni di Decò Italia, catena che punta forte sul Sud della Penisola e sulla Sicilia con Pdv impattanti e ricchi di assortimento.

Sullo sfondo per tutti, discounter e non, la grande sfida dell'ecommerce: come si legge nel report di Coop, big di settore atteso a un 2021 di grande rilevanza, il mercato è atteso a una ulteriore crescita  (+62% la stima Nielsen di incremento delle vendite online). Un canale da gestire con attenzione, perché rischia di cannibalizzare la rete fisica e aggiungere ulteriori costi agli equilibri di bilancio già piuttosto precari del settore. Con un'avvertenza da non trascurare: i colossi del web (leggasi Amazon) sono pronti a premere l'acceleratore sui freschi...
Ne vedremo delle belle, anche per l'ortofrutta.

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