Listini extra per i primi asparagi top quality

Luxury Fruit vende le primizie venete a oltre 16 euro il chilo: «Ma i consumi sono in calo»

Listini extra per i primi asparagi top quality
Oltre 16 euro il chilo per gli asparagi verdi, più di 17 per quelli bianchi: le primizie venete vengono vendute a prezzi importanti da Vladimiro Salzano, titolare della Luxury Fruit, azienda dell'Ortomercato di Milano che esporta il 100% del prodotto, rigorosamente premium. "Gli asparagi sono in anticipo di una quindicina di giorni circa - spiega l'imprenditore - e oggi (ieri per chi legge) ho acquistato la materia prima al prezzo di 13,60 euro per la varietà verde, in tutto 10 colli e 14,40 per la bianca, altri 10 colli, applicando un ricarico del 20% circa. La merce aveva già un acquirente, un'azienda di Zurigo con la quale collaboriamo da tempo".



Proprio la Svizzera è il principale riferimento per Luxury Fruit, che in questi primi due mesi non è riuscita a tenere il ritmo del 2020: "L'anno scorso è stato positivo mentre gennaio  e febbraio sono andati piuttosto male. I consumi sono calati drasticamente anche all'estero, ma va tenuto conto che in terra elvetica e nei Paesi Bassi, che riforniamo regolarmente, i lockdown sono più rigidi dei nostri: in Svizzera ipotizzano di riaprire i ristoranti solo a fine marzo-inizio aprile, gli olandesi stanno puntando molto sul delivery".



Insieme agli asparagi premium veneti, ci sono quelli provenienti dalla Campania "che però - afferma Salzano - sono un po' troppo spinti, nel senso che si è molto anticipata la raccolta e di commestibile c'è praticamente solo la punta... La quotazione in questo caso, si aggira attorno ai 4,50-5 euro".



Prezzi importanti anche per altri prodotti tipici di stagione, a partire dalle fragole Nunzio Sant'Orsola, acquistate da Luxury Fruit a 8 euro il chilo; in doppia cifra poi il cicorino da campo, sui 13 euro. "Le prospettive per i prossimi mesi non sono positive - conclude Salzano - e il restyling in corso all'Ortomercato sta complicando le cose a molte aziende, che rischiano di doversene andare".

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