Quando i consumatori decidono i prezzi

Conoscere la filiera per darle valore: ecco gli effetti dell'Agrodemocrazia

Quando i consumatori decidono i prezzi
Si parla tanto di prezzo, ma poi per il consumatore non è questo fattore che fa la differenza nella scelta della frutta e della verdura. Come sottolineato da un'indagine svolta dal Monitor Ortofrutta di Agroter su un prodotto specifico (in quel caso il pomodoro), solo il 9% degli italiani sceglieva l'ortaggio in base al prezzo più basso a parità di qualità; mentre tra i principali driver di acquisto c'era il gusto, l'assenza di residui di pesticidi, la provenienza e la tracciabilità di filiera.

Mentre il 4% dei consumatori optava per una giusta remunerazione al coltivatore per evitare lo sfruttamento dei lavoratori. Tra le realtà impegnate a diffondere questa filosofia - che coniuga un prezzo equo per il consumatore e un giusto riconoscimento al produttore - c'è anche Paniere Bio, un servizio di consegna a domicilio con sede a Ragusa le cui vendite sono basate al 90% su prodotti ortofrutticoli biologici. Per riconoscere un prezzo 'giusto' a tutti i loro prodotti, l'e-commerce ha chiesto l'opinione diretta dei propri utenti, denominando l'iniziativa come Agrodemocrazia bio.


L'azienda ha deciso di coinvolgere i suoi clienti in prima persona e settimanalmente pubblica un sondaggio sul giusto prezzo da attribuire a frutta e ortaggi.
“Avevamo iniziato con una database scientifico – spiega a Italiafruit News il titolare Andrea Giadone – ma con il tempo abbiamo capito che il mondo dei social era più facile e intuitivo. Ed ecco che ogni settimana pubblichiamo un video informativo su tutte la fasi di coltivazione e lavorazione dei nostri prodotti per mostrarle ai consumatori, in cambio chiediamo di attribuire il prezzo più giusto. In base alla quotazione più ‘votata’, ogni fine settimana inviamo ai nostri clienti un listino prezzi”.
“La cosa sorprendente – sottolinea – è che tendenzialmente viene scelta sempre la fascia intermedia. I consumatori sono dunque consapevoli di tutto il lavoro che c’è dietro la vendita dei nostri prodotti biologici. Il costo degli articoli non è infatti solo quello di produzione ma è comprensivo di tutti i processi di lavorazione”.


L’esperienza di Paniere Bio dimostra quanto sia alta l’attenzione tra i consumatori che scelgono il biologico: il prezzo viene messo in secondo piano per valorizzare la qualità dei servizi e dei prodotti, oltre che per una vasta offerta. Diverse le ragioni che mantengono i prezzi del bio più alti di quelli del convenzionale: secondo Giadone contribuiscono i volumi complessivi ancora limitati e un settore con grandi margini di crescita. Ma l'imprenditore assicura: “Più aumenterà la richiesta e più i prezzi tenderanno ad allinearsi a quelli dei prodotti convenzionali. In alcuni Paesi nordeuropei come Norvegia e Danimarca sta già succedendo e anche l’Italia sarà destinata a seguire la stessa strada: l’importante è sviluppare volumi interessanti e affidarsi ad una logistica strutturata”.
E continua: “Fino a quel momento alcune delle nostre produzioni, come le fragole bio, rimarranno minoritarie perché i prezzi finali rischiano di essere molto più alti dei convenzionali”.



Il servizio di consegna a domicilio Paniere Bio è oggi sviluppato al 35% sul territorio siciliano, mentre tutti gli altri ordini vengono spediti nel resto d’Italia con una distribuzione omogenea.
Relativamente ai trend commerciali, dall’e-commerce rilevano una forte differenza tra primo e secondo lockdown. “Lo scorso anno – commenta Giadone – ci siamo trovati davanti a comportamenti anomali, quasi nevrotici, che hanno comportato una vendita accelerata di agrumi e altri prodotti come farine. Da sei mesi a questa parte invece, non c’è più un articolo di punta ma sta riprendendo il trend iniziale del nostro servizio, ovvero quello dei freschissimi che arrivano in poco tempo. Ci stanno arrivando tante richieste per referenze a foglia come lattuga ma anche pomodori, fagiolini, piselli, fave, finocchi e fragole”.



Nato per la vendita dei prodotti dell’azienda agricola Natura Iblea (che oggi rappresentano ancora oltre il 70% delle vendite), negli anni i servizi di Paniere Bio si sono sviluppati sempre di più. Oggi, tramite piattaforme di appoggio, l'e-commerce può contare su una logistica nazionale per consegnare prodotti ortofrutticoli e non solo nell’arco di 48 ore. Questo grazie ad un arricchimento dell’offerta che ha ampliato il carrello medio e una catena del freddo ottimale, che durante le fasi della logistica permette di mantenere temperature costanti tra i 4 e gli 8 gradi.



Ma anche nei servizi a domicilio è più che mai necessaria l’aggregazione"L’azienda agricola che vende direttamente al cliente ha una falla perché il consumatore è sempre alla ricerca di novità - conclude Giadone - E’ fondamentale che un e-commerce mantenga un’ampia gamma di prodotti per soddisfare il bisogno medio deli utenti e che non si settorializzi troppo. Mantenere un e-commerce è faticoso e comporta alti costi, per questo consiglio alle piccole aziende di aggregarsi a sistemi già funzionanti come il nostro: in questo modo ognuno sarà valorizzato a dovere”.

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