Meloni, non c'è solo il grado Brix

Benedetti (Unitec): «Possiamo sviluppare tecnologie per selezionare ulteriori parametri»

Meloni, non c'è solo il grado Brix
Il grado Brix è un parametro importante, ma non l’unico da valutare. E se per i meloni la strada da seguire è quella della qualità, il ricorso alla tecnologia diventa strategico. Ne è convinto Raffaele Benedetti, membro de cda di Unitec. “Il grado Brix – le parole di Benedetti nel corso della diretta dedicata proprio ai meloni – è certamente la prima caratteristica da valutare, soprattutto a inizio campagna. Oggi i mezzi tecnologici a disposizione sono migliori di quelli di qualche anno fa, così nelle selezione del calibro e nella valutazione del grado zuccherino possiamo andare incontro alle esigenze dei consumatori. Ma non c’è solo il Brix: se la dolcezza aumenta, poi il sapore sparisce. E l’aroma contribuisce a ottenere un buon melone”.



Qui entrano in gioco le tecnologie di Unitec, il cui contributo può essere fondamentale. “Ritengo – l’analisi di Benedetti – che con la ricerca e insieme agli operatori del settore si possa compiere un salto di qualità, superando il grado Brix come unico grande elemento da valutare. Siamo in grado di sviluppare tecnologie che consentono di utilizzare ulteriori parametri che, associati alla dolcezza, possono portare al riconoscimento di un determinato sapore del melone. Unitec può dare un apporto alla filiera, siamo a disposizione per portare avanti eventuali progetti che consentano di identificare anche caratteristiche diverse dal grado Brix”.

In questo contesto si inserisce il successo del melone liscio, “per cui – rileva Bruno Francescon (Op Francescon) – sono in aumento le richieste. Il fattore decisivo è l’aroma: con una polpa di giusta consistenza e un buon sapore, è sufficiente un grado Brix discreto per ottenere un ottimo prodotto”.



Di pari passo con crescita produttiva e vendite va lo sviluppo della tecnologia. “Negli ultimi anni – conferma Benedetti – abbiamo lavorato molto sul melone liscio, che è più difficile da ‘trattare’ rispetto al retato perché più delicato. In ogni fase, rovesciamento, spazzolatura e confezionamento, occorre grande attenzione e in Unitec ci siamo attrezzati per adottare tecnologie idonee”.

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