CONTROLLO DEI PARASSITI, L’AGRUMICOLTURA SPAGNOLA ESIGE CHE LA UE NON CEDA ALLE PRESSIONI SUDAFRICANE PER NON APPLICARE I NUOVI STANDARD

CONTROLLO DEI PARASSITI, L’AGRUMICOLTURA SPAGNOLA ESIGE CHE LA UE NON CEDA ALLE PRESSIONI SUDAFRICANE PER NON APPLICARE I NUOVI STANDARD
Il settore agrumicolo spagnolo - rappresentato da Cooperativas Agro-alimentarias, il Comitato di Gestione degli Agrumi, ASAJA, COAG e UPA - denuncia che la Commissione europea sta subendo una serie di pressioni “assolutamente inaccettabili” da parte del Sudafrica e di alcuni importatori europei di agrumi. Pressioni che hanno la sola finalità di allentare le misure di controllo che saranno applicate dall'Unione europea sugli agrumi provenienti dal Paese africano, per evitare l’entrata di organismi infestanti e/o malattie (in particolare: la Citrus Black Spot - CBS - o “maculatura nera degli agrumi”) che potrebbero provocare perdite multimilionarie all’agrumicoltura dell’area mediterranea.
Per la cronaca l'Unione Europea ha da poco elevato gli standard di sicurezza al punto che per il Sudafrica si profila una potenziale chiusura del mercato comunitario. Il bando verrà introdotto se si registreranno più di cinque casi di agrumi colpiti da CBS. Una soglia molto bassa considerando che nel 2012 si sono verificati 26 casi di agrumi sudafricani esportati nell’UE colpiti da questa malattia.
Le organizzazioni spagnole sottolineano in una nota stampa congiunta che “il Sudafrica non sembra disposto a prendere impegni chiari volti al miglioramento della sicurezza dei propri agrumi” e che, grazie al sostegno ottenuto da alcuni importatori olandesi e britannici, sta portando avanti un’intensa attività di lobbying per convincere la Commissione europea a fare marcia indietro sulle decisioni intraprese.
Le azioni di lobbying del Sudafrica si stanno intensificando negli ultimi giorni in vista dell’entrata in aprile dei primi agrumi sudafricani. Il settore spagnolo ha quindi invitato la Commissione europea “a non cedere a queste pressioni”.   

Fonte: AVA Asaja