SOSTENIBILITA' AMBIENTALE E MARKETING IN-STORE COME DRIVER DI SVILUPPO ... CON DOMENICO PASCHETTA – PRESIDENTE OP ORTOFRUIT ITALIA

SOSTENIBILITA' AMBIENTALE E MARKETING IN-STORE COME DRIVER DI SVILUPPO ... CON DOMENICO PASCHETTA – PRESIDENTE OP ORTOFRUIT ITALIA
Bianchi – Presidente, l'impegno dell'O.P. Ortofruit Italia verso la sostenibilità ambientale è uno dei punti cardine alla base della vostra strategia. Come vi state muovendo in questo campo e quali sono le principali novità?

Paschetta - In generale, abbiamo cercato di rispondere alla crisi facendo leva sulla territorialità abbinata alla qualità, salubrità e sicurezza del prodotto venduto. In particolare, nell'ultimo biennio, la transizione verso un'economia sostenibile ed efficiente nell'uso delle risorse produttive ha assunto effettivamente un valore prioritario nelle strategie aziendali, che ha sposato appieno la cosiddetta  "fase due" delle politiche per la "green-economy", e con essa il disegno di un diverso modello di sviluppo economico. Una strategia ambiziosa, di medio-lungo periodo, che ha messo al centro conoscenza e innovazione, efficienza ambientale, occupazione e inclusione sociale, orientando questo mix omnicomprensivo verso il traguardo "Europa 2020", che già oggi identifica un numero definito di obiettivi concreti e misurabili da raggiungere, tra i quali proprio la sostenibilità tanto in termini di efficienza, quanto di risparmio energetico.
La tendenza alla eco-sostenibilità dei progetti aziendali intrapresi si traduce essenzialmente nell'adozione di politiche di investimenti "green", a vantaggio di tutto il percorso di filiera (dalla produzione alla commercializzazione). Coerentemente con questa prospettiva, ad oggi commercializziamo i nostri prodotti utilizzando prevalentemente imballaggi riciclabili e/o riutilizzabili; inoltre, grazie alla costante collaborazione con l'azienda leader nel settore Novamont, è in fase di definizione una linea di eco-packaging per fragole, piccoli frutti e referenze orticole. L'innovazione attualmente adottata si avvicina molto al modello di "sistema agricolo diversificato", caratterizzato cioè da una particolare attenzione alla produzione locale, alla pratica degli agricoltori, ai principi dell'ago-ecologia e agli approcci in grado di limitare le esternalità ambientali negative e impattanti: un sistema che, di suo, promuove la biodiversità intesa come "sistema socio-ecologico", in cui produzione e relazioni sociali sono fortemente interconnesse.
Questa linea strategica è oggettivamente il frutto di un lungo percorso di ricerca e sperimentazione avviato da anni con il DISAFA (Dipartimento Scienze Agrarie e Forestali dell'Università di Torino – Facoltà di Agraria) che, in virtù della costante interazione con lo staff della Prof.ssa Cristiana Peano e all'esperienza del "Quality-Lab" - ci ha permesso in primis di migliorare la gestione dei piccoli frutti nelle diverse fasi della filiera, arrivando a valorizzare l'immagine del prodotto "naturale" rendendolo "interamente biodegradabile", come testimoniato dal brand "Delizie di bosco del Piemonte – zero emissioni", che nel prossimo autunno ispirerà una collana editoriale curata dal DISAFA e dedicata ai singoli piccoli frutti e alla loro identità sostenibile partendo proprio dalla nostra esperienza aziendale.


La Prof.ssa Cristiana Peano (DIFASA) e il Presidente dell'OP Ortofruit Italia, Domenico Paschetta, mentre illustrano l'educational-tour aziendale.



Bianchi - Venendo alle nuove iniziative di marketing, quali sono gli obiettivi che vi proponete con l'evocativa campagna promozionale ‘Dai nuova dimensione al TUO BENESSERE'?

Paschetta
- Di fatto, la comunicazione in-store non può e non deve rimanere esclusa, oppure indifferente, al ripensamento radicale delle scelte produttive e delle attitudini d'impresa per rispondere adeguatamente a un sistema economico e sociale in profondo mutamento. Da parte di Ortofruit Italia, l'assunzione dell'innovazione come modello imprenditoriale passa inevitabilmente anche dal merchandising, come dall'a-tu-per-tu con il consumatore, e non ultimo dalla valorizzazione dei reparti ortofrutta come location in cui comunicare con stile performante la freschezza e la bellezza del settore, in modo coerente con le varie filosofie d'insegna. Oggi, infatti, la catena alimentare rappresenta uno dei primi "luoghi sociali" di risposta sostenibile che collega il benessere "globale" di chi produce con quello di consuma, mettendoli in una reciprocità propositiva: in altri termini, la sostenibilità va intesa come un'intersezione delle tre principali dimensioni (economica, ambientale e sociale) per la quale il consumatore non deve essere l'unico attore di rinnovamento del suo stile, ma parte di una catena di innovazione che abbraccia tutta la filiera agroalimentare e va a ricollocarla all'interno di un sistema sostenibile (promozione dell'utilizzo di materie prime, di ricette locali, di imballaggi ecosostenibili, dell'utilizzo di energie rinnovabili, diminuzione dei costi di processo/distribuzione e dello scarto, ecc.).
D'altro canto, oggi la qualità per il consumatore equivale a un mix di aspetto esteriore (in primis il colore), sapore, salubrità e valore nutrizionale. L'esperienza di "Delizie di bosco del Piemonte" (il brand aziendale nato nel 2009 per differenziare e qualificare la produzione di piccoli frutti delle vallate pedemontane del Cuneese nell'ambito della grande distribuzione, sul filone della territorialità/sostenibilità) ha permesso altresì di coinvolgere i vari produttori locali in un meccanismo virtuoso di innovazione, che è culminato nella compensazione interna delle emissioni prodotte durante le varie fasi della filiera, cioè nella costruzione di un eco-bilancio di tutta la produzione integrata del sottobosco.
"Dai nuova dimensione al TUO BENESSERE" nasce quindi per "raccontare" al consumatore questo percorso impegnativo e avvincente, abbandonando lo stile "autobiografico" per affidare la comunicazione a giovani Tecnologi Alimentari che, insieme alle note virtù dei piccoli frutti, evidenziano il loro legame premiante con il nostro territorio e la sua vocazione all'eccellenza produttiva.

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