SOSTENIBILITA' PROTAGONISTA A FRUTTINFIORE DI UN WORKSHOP DI ORTOFRUIT ITALIA

SOSTENIBILITA' PROTAGONISTA A FRUTTINFIORE DI UN WORKSHOP DI ORTOFRUIT ITALIA
Sostenibilità ambientale, economica e sociale sotto i riflettori del folto e autorevole parterre convenuto a "Deliziati con... la sostenibilità", il workshop organizzato sabato 12 aprile, nel Castello di Lagnasco, dall'OP-Organizzazione di Produttori Ortofruit Italia di Saluzzo in collaborazione con Assortofrutta, Confcooperative Cuneo e Fedagri Piemonte, nell'ambito della dodicesima edizione di Fruttinfiore, rassegna nazionale di frutticoltura.

In apertura, i saluti del Sindaco di Lagnasco Ernesto Testa, dell'Assessore regionale all'Agricoltura Claudio Sacchetto, del Presidente di Fedagri Piemonte Mario Abrate e del Presidente di Assortofrutta Domenico Sacchetto, che hanno rilevato una partecipazione di rilievo – oltre che del mondo istituzionale, associativo e di molte realtà produttive piemontesi – anche della GDO-Grande Distribuzione Organizzata e dei maggiori istituti bancari e delle Fondazioni del territorio.

A coordinare i focus tematici proposti dai relatori, Rossella Gigli, caporedattore di FreshPlaza: un giro a tutto tondo della filiera agroalimentare, così come ridisegnata in vista del rinnovamento culturale stimolato da Expo 2015, con cioè il consumatore al centro di una rete cooperativa di soggetti, dal produttore, al trasformatore, al distributore, fino a new-entries come il mondo della ristorazione, in tutti i suoi livelli di esercizio.

"La sostenibilità è il percorso che Ortofruit Italia ha scelto, insieme all'innovazione varietale e alla cooperazione produttiva, per distinguere la storia produttiva del suo paniere di prodotti legandola al territorio di origine, così come alle stesse comunità sociali che lo animano – ha affermato il Presidente dell'Organizzazione di Produttori saluzzese, Domenico Paschetta – La stessa case-history di "Delizie di bosco del Piemonte", il brand dedicato ai frutti di bosco di nostra produzione, ci racconta in qualche modo una storica tradizione del pedemontano Cuneese, che oggi sta ampliando i suoi areali di produzione verso altre zone vocate del Piemonte e che – entro il 2016 – vedrà il lampone come prodotto simbolo insieme al mirtillo, completando poi la gamma con more e ribes, sotto il driver intramontabile della fragola di Peveragno".



Relatori e intervenuti al convegno. Da sinistra: Marcello Comba, Maria Pianezzola, Cristiana Peano, Rossella Gigli, Domenico Paschetta, Claudio Scalise e Mario Abrate

Tradizione e innovazione verso un punto di equilibrio e di armonizzazione, come prova anche la "novità promozionale" introdotta dal GAL GVP-Gruppo di Azione Locale delle Valli Gesso, Vermenagna e Pesio nella scorsa campagna estiva, illustrata la Direttrice Maria Pianezzola: "In partnership di progetto con Ortofruit Italia - tramite la sua grande rete di aziende agricole associate, localizzate nella nostra area di competenza – siamo passati dalla promozione tramite il circuito tradizionale delle fiere di settore ai reparti ortofrutta dei supermercati di cinque regioni del Nord Italia, presenziando con giovani tecnologi alimentari per raccontare al consumatore i valori nutrizionali, territoriali e sostenibili dei piccoli frutti di montagna. Un restyling nel format fino ad oggi adottato che ha prodotto un riscontro oltre ogni aspettativa, soprattutto grazie al potente veicolo dei ricettari a base di frutti di bosco realizzati dall'Istituto Alberghiero e distribuiti per l'occasione. Un "ringiovanimento" nelle modalità di promozione che trova coerenza anche nella risposta stessa al nostro ultimo bando sulla filiera del sottobosco (attraverso le risorse dell'Asse IV Leader dell'Unione Europea), che ha visto la partecipazione di numerose aziende giovani, molte delle quali a conduzione femminile, esordendo in diversi casi con la tecnica del fuorisuolo".



Domenico Paschetta e Carlo Manzo con i ricettari di "Delizie di bosco del Piemonte" 


Sostenibilità, dunque, come occasione per cogliere i valori da consolidare per uno sviluppo strategico del settore, rendendo partecipe – oltre che consapevole – il consumatore stesso, come ha spiegato la Prof.ssa Cristiana Peano del DISAFA-Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Ambientali dell'Università di Torino: "Per raccontare prodotti a "zero emissioni" - come quelli della gamma di "Delizie di Bosco del Piemonte" - bisogna partire dal modello differenziato delle aziende agricole produttrici, che alternano diverse colture nel loro curriculum, ma che sono anzitutto naturali detentrici di "credito verde", cioè di aree boschive, pascoli o prati capaci di compensare totalmente l'anidride carbonica generata nel loro ciclo di produzione, permettendo così la creazione di un piano ecologico aziendale, che costituisce la base dell'agro-biodiversità (metodologia LCA-Life Cycle Assessment). Un tassello importante che, tuttavia, deve armonizzarsi con scelte coerenti oltre il campo, partendo da soluzioni pacciamatura e di packaging eco-compatibili, grazie alle innovazioni in corso di studio da parte dell'industria chimica, oltre che di un'operazione di food-telling capace di trasformare un semplice acquirente in un appassionato di prodotti compatibili con l'ambiente lungo tutta la filiera e interamente biodegradabili".

Missione possibile, se si considera che il 45% dei consumatori italiani vuole nel suo carrello della spesa prodotti sostenibili, come sottolineato da Claudio Scalise, Direttore di SG-Marketing Agroalimentare di Bologna: "Abbiamo bisogno di raccontare al consumatore l'autenticità oltre all'identità locale dei prodotti, tenendo conto dell'integrazione tra tre fattori chiave: quello economico, dovuto in gran parte alla polarizzazione del mercato; quello sociale, designato dai nuovi modelli famigliari, che vanno accentuando la dimensione individuale in tutte le fasce d'età; infine quello culturale, che si afferma con l'era del benessere olistico (a tutto tondo, in piena coerenza con il principio della sostenibilità). In tutto questo, i frutti di bosco vanno liberati dalla concezione minimalista del "cibo della domenica", o per le guarnizioni di pasticceria, in modo da creare nuove occasioni di consumo unendo il loro apporto benefico alla salute (informazione) a soluzioni pratiche e "friendly" di fruibilità (packaging monodose), oltre a una reperibilità durante tutto l'arco dell'anno (destagionalizzazione)".

Green-economy e video-marketing al centro di una sfida epocale tra un modello di agricoltura evoluta, oppure concentrata su una produttività ad alta competizione; tenendo conto anche di una seconda "verità" del nostro tempo: che i migliori food-teller sono gli chef, definiti da Gualtiero Marchesi come la nuova generazione di "uomini di cultura". All'Istituto Alberghiero di Dronero e al suo Master-Chef Marcello Comba, il compito di video-raccontare le dieci ricette dolci e salate a base di frutti di bosco riprodotte nel ricettario ufficiale di "Delizie di Bosco del Piemonte", con un'appendice happy-hour realizzata dal glam-bar Ottocento di Cuneo. Un approccio ristilizzato con il consumatore capace di unire reti reali (territorio) alla rete virtuale (Social Network, YouTube) e ben risponde all'obiettivo di "innovazione nell'educazione al consumo" indicato come prioritario nell'asse comunitario Europa 2020.



Giovani produttori di piccoli frutti associati. Da sinistra: Claudio Baudino, Gisela D'Amico e Enrico Airale


Al termine, buffet a tema del ricettario di "Delizie di bosco del Piemonte" curato dagli studenti dell'Istituto Alberghiero di Dronero, con vin d'honneur offerto dalla Cantina di Clavesana.

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Contatti:
Renata Cantamessa
Cell. +39 335 8386720   
Tel. +39 0175 240305  
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Fonte: Ufficio Stampa Ortofruit Italia