BIOLOGICO, IN ARRIVO NUOVA NORMATIVA SUI PROVVEDIMENTI DI NON CONFORMITA'

BIOLOGICO, IN ARRIVO NUOVA NORMATIVA SUI PROVVEDIMENTI DI NON CONFORMITA'
È in dirittura di arrivo il provvedimento dell'Ispettorato Centrale Repressione Frodi sull'individuazione dei tempi e delle modalità di gestione dei provvedimenti adottati dagli organismi di controllo nei confronti degli operatori della produzione biologica, a seguito dell'accertamento delle non conformità.

La proposta, prevista dall'art. 7 del DM 20 dicembre 2013 n. 15962, è stata oggetto di confronto con le Organizzazioni maggiormente rappresentative del settore agricolo, le Regioni e gli Organismi di controllo e certificazione in una riunione che si è tenuta il 16 maggio scorso.

Le norme disciplinano le modalità di elaborazione e trasmissione del verbale di visita ispettiva con relativa relazione di controllo, la gestione delle inosservanze, fattispecie sanzionatoria non prevista, peraltro, dal reg. CE 834/2007, delle irregolarità delle infrazioni, delle soppressioni cautelative delle indicazioni biologiche relative ad una o più partite o lotti di prodotto, nonché la facoltà dell'operatore di presentare ricorso avverso tali sanzioni.

Nell'ambito dell'incontro, Coldiretti ha posto il problema della mancanza di una norma che disciplini puntualmente l'impatto dell'irrogazione delle sanzioni previste, rispetto agli aiuti concessi all'agricoltura biologica tramite i Piani di Sviluppo Rurale. Un aspetto questo che appare fondamentale in quanto non è chiaro come le tempistiche previste tra previsione della sanzione, eventuale riduzione e soppressione dell'aiuto e possibilità di presentazione del ricorso si riflettano sulla possibilità dell'imprenditore agricolo di beneficiare o meno degli aiuti comunitari. Tale aspetto è di fondamentale importanza in quanto l'impresa biologica è sulla base della previsione di introito degli aiuti comunitari che pianifica la propria attività aziendale in termini di investimenti e di pagamento dei costi della certificazione agli organismi di controllo.

Coldiretti ha, inoltre, evidenziato come l'emanazione del provvedimento richieda da parte del Ministero delle Politiche Agricole e dell'Ispettorato Centrale Repressione Frodi un richiamo alle amministrazioni regionali affinché si coordino in modo tale che le sanzioni siano applicate con le medesime modalità in tutte le diverse realtà territoriali. Dal confronto è emerso, ad esempio, che le inosservanze in alcune Regioni non danno luogo a decurtazione degli aiuti del Psr, in altre, invece, sì.

Coldiretti ha evidenziato come tale situazione che ormai perdura da anni sia inaccettabile in quanto non è ammissibile che imprese agricole biologiche, operanti in Regioni diverse, rispetto alla medesima non conformità siano destinatarie di un trattamento diverso relativamente alla riduzione o soppressione degli aiuti. Ciò crea, ovviamente, una situazione di gap concorrenziale.

Coldiretti, pertanto, ha evidenziato che se un lato condivide le procedure amministrative individuate nella proposta di provvedimento, dall'altro lato è indispensabile che, parimenti, sia affrontata la questione più importante e, cioè, la correlazione tra le norme in corso di emanazione e il sistema di erogazione degli aiuti previsti dai Psr. Ha chiesto, quindi, all'Icrf di raccordarsi con l'Agea al fine di stabilire un raccordo tra i due campi di applicazione.

Fonte: Coldiretti Ambiente e Territorio