«Mela Stregata»: c'è la Matrina nei fertilizzanti bio

La sostanza è neurotossica almeno quanto il Ddt. Sequestri in Sardegna e in Puglia

«Mela Stregata»: c'è la Matrina nei fertilizzanti bio
Ennesima truffa nel settore del biologico. Ancora una volta a smascherare la frode è stato il Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agro-alimentari (ICQRF) che, in collaborazione con la Guardia di Finanza di Cagliari, ha sequestrato nei giorni scorsi ingenti quantità di fertilizzanti "naturali" contenenti "Matrina", una sostanza non commercializzabile in Europa perché neurotossica quanto i più pericolosi fitofarmaci quali i carbammati, i fosforganici e i cloro derivati, come il Ddt.

Partita grazie ad una segnalazione di FederBio, l'operazione "Mela Stregata" ha portato nel mese di giugno alla denuncia di un uomo sardo e al sequestro di oltre 10.000 Kg di prodotti nocivi stoccati in un'azienda nella provincia di Cagliari. Recentemente, invece, le indagini si sono estese in Puglia dove, nel deposito di un importatore, sono stati sequestrati 30.500 litri e 25.000 Kg di prodotti contenenti "Matrina".
Le autorità hanno constatato che i prodotti sequestrati, provenienti principalmente dalla Cina e dall'India, sarebbero stati venduti come fertilizzanti organici (con l'indicazione di ''estratti di origine vegetale'') e corroboranti in molte regioni dell'Italia. "Non solo Puglia e Sardegna, dove sono stati effettuati i sequestri", spiega all'Adnkronos Luciano O. Atzori, consigliere e segretario dell'Ordine Nazionale dei Biologi ed esperto in sicurezza degli alimenti e tutela della salute. "Non si tratta di un fatto isolato, quelle merci erano destinate a mezza Italia" prosegue l'esperto.

Che cos'è la Matrina?

La "Matrina" è una sostanza naturale che si estrae dalle radici della Sophora Flavescens, una piante leguminosa molto comune nei Paesi orientali.
Molto pesanti gli effetti sulla salute degli ignari consumatori: "la Matrina – prosegue Atzori – inibisce l'attività della colinesterasi provocando la sindrome da avvelenamento con tremori, scoordinamento dei movimenti, scarso equilibrio, disturbi intestinali e la morte per blocco della respirazione. Oltre a questi sintomi acuti i composti neurotossici possono determinare fenomeni di bio-accumulo nei tessuti lipidici provocando nel tempo fenomeni di tossicità cronica".

Ma come ci si può difendere da questo tipo di frode?

Secondo Atzori, bisognerebbe anzitutto "agire in maniera capillare sugli agricoltori, spesso poco informati e formati direttamente da chi vende loro i prodotti". Inoltre, "bisogna scardinare l'idea che "naturale" sia automaticamente innocuo o salutare".

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