Ecuador: accordo tardivo con la Ue, Cina in pole position

Seatrade: gli esportatori di banane potrebbero privilegiare il colosso asiatico

Ecuador: accordo tardivo con la Ue, Cina in pole position
Il recente accordo commerciale tra Ecuador ed Europa ha delineato significative prospettive di crescita nel nostro continente per i produttori di banane ecuadoriani, che presto potranno godere di importanti tagli alle tariffe. Nel lungo-termine, tuttavia, le esportazioni verso l'Europa potrebbero essere frenate da nuove opportunità emerse nel mercato cinese. È quanto dichiara a Fresh Fruit Portal Ivo Ravelli, amministratore delegato della compagnia armatoriale Seatrade Ecuador.

I dettagli dell'accordo

Per l'export di banane dirette all'Europa, lo stato sudamericano beneficerà presto di tagli alle tariffe fino a 39 euro in più per tonnellata rispetto a quanto precedentemente stabilito per il 2020. Se tutti gli altri fattori si manterranno costanti, questo equivarrà dunque ad una riduzione dei costi - basandoci sui volumi ottenuti lo scorso anno - di 51,5 milioni di euro. 
Pur accogliendo con indubbia soddisfazione l'accordo stipulato, che "certamente stimolerà e genererà opportunità commerciali" tra Ecuador ed Europa, l'amministratore delegato di Seatrade Ecuador Ravelli ha riportato a Fresh Fruit Portal le proprie perplessità circa le tempistiche.
"Personalmente sono un po' preoccupato per il 2015, dal momento che sembra che il trade agreement entrerà in vigore nell'ancora lontano 2016", ha dichiarato Ravelli, segnalando come nel prossimo anno si verranno a registrare importanti discrepanze tra Ecuador ed altre nazioni, con le quali l'Europa avrà già in essere accordi commerciali.

La Cina sostituirà la centralità del mercato europeo?

Anche se è ancora presto per fare previsioni di crescita, secondo Ravelli il primo obiettivo degli esportatori ecuadoriani di banane sarà quello di riconquistare le quote di mercato europee perse negli ultimi due-tre anni a causa di tariffe più alte rispetto a quelle dei competitor come Colombia e Costa Rica.
In merito alle successive fasi di evoluzione "bisognerà vedere come andrà il commercio ecuadoriano in generale", ha concluso Ravelli.



Potrebbe, infatti, essere la Cina a diventare la destinazione privilegiata per gli esportatori ecuadoriani. A causa dei tifoni che si sono violentemente abbattuti sulle principali regioni produttive del Sud dello stato asiatico e delle Filippine, le importazioni cinesi di banane dell'Ecuador sono aumentate del 541% nei primi 5 mesi dell'anno. Il tempo relativamente lungo necessario per il trasporto del prodotto ecuadoriano verso la Cina, secondo quanto sostiene Ravelli, sta diventando un problema di minor importanza per lo stato asiatico, ora che importatori e consumatori hanno avuto modo di apprezzare l'alta qualità che consente alle banane di raggiungere comunque l'Asia in buone condizioni.

"La crescita dell'attività commerciale con la Cina potrebbe influenzare il desiderio degli ecuadoriani di accrescere ulteriormente le proprie esportazioni verso l'Europa, in quanto se ci fosse un mercato alternativo come quello cinese potrebbe non essere necessario farlo", ha dichiarato l'amministratore delegato di Seatrade. O vedremo invece una crescita dei livelli di produzione per rifornire entrambi i mercati con volumi importanti? Secondo Ravelli anche in questo senso "potrebbe esserci terreno fertile".


Foto: China News Service

Traduzione ed adattamento a cura di Italiafruit News. Tutti i diritti riservati.