Op Agricola Campidanese: Gavina piace. E noi investiamo

Lotta: prezzi sopra la media, anche se inferiori al 2013, per la mini anguria

Op Agricola Campidanese: Gavina piace. E noi investiamo
Tempo di bilanci per Gavina, la mini anguria dell’Op Agricola Campidanese di Terralba (Oristano) che anno dopo anno si consolida sul mercato. Ne parliamo con Salvatore Lotta (nella foto), direttore commerciale dell’Op sarda.

A che punto è la campagna produttiva e commerciale di Gavina?
La campagna della Gavina è ormai arrivata quasi alla conclusione rimangono circa 2.000 quintali ed abbiamo finito, dunque possiamo trarre le conclusioni della stagione. In termini di produzione siamo andati benissimo abbiamo sfiorato i ventimila quintali, ed era ciò che ci eravamo prefissati nei nostri programmi. A valore abbiamo registrato un meno 5% sull’anno precedente, ma tenendo conto che sugli altri prodotti abbiamo subito un calo del 20-25% possiamo ritenerci molto soddisfatti. Ma la cosa molto più importante è la soddisfazione di clienti e produttori…

Tra i vostri mercati esteri di riferimento c’era, con il 10% circa del volume commercializzato, anche la Russia: quali conseguenze dall’embargo? 
La Russia è sparita, la Sardegna è salita al 50% circa, Lazio, Toscana e Nord Italia sono attestate ciascuna al 10% circa mentre di estero  è rimasto solo il Nord Europa con il 20%. L’embargo tuttavia non ha avuto ripercussioni perché il mercato interno ci ha riconosciuto la miglior qualità e ha "richiesto" Gavina ad un prezzo più alto delle altre  mini angurie in Italia: circa 15-20 centesimi al chilo di differenza.



Entriamo nel dettaglio dell’iniziativa "Un Villaggio per il Burundi”…
Il progetto è nato perché il Burundi, a febbraio, è stato travolto da un’alluvione devastante. La nostra azienda a novembre 2013 aveva vissuto lo stesso dramma che ha procurato danni che abbiamo superato con l’aiuto di tutti, con la forza della nostra Organizzazione di produttori. Abbiamo così pensato di devolvere parte degli utili della campagna estiva della Gavina ritenendo giusto farlo nei confronti di chi ha avuto meno aiuto e meno solidarietà di noi. Risultato: porteremo circa 20.000 euro in Burundi e li consegneremo ai missionari Saveriani, che si occuperanno della ricostruzione delle abitazioni spazzate via. Riproporremo probabilmente l'iniziativa anche l’anno prossimo. Sono convinto che un po’ di quello che prendiamo lo dobbiamo dare a chi ha necessità…

Progetti per la prossima stagione?
L’anno prossimo imposteremo una forte campagna di marketing rivolta anche all’estero, dove ci chiedono di aumentare in maniera significativa le produzioni. E’ per questo che  il prossimo anno prevediamo di raddoppiare gli investimenti complessivi per Gavina.
Per quanto riguarda altri prodotti, una novità della nostra Op è Majores il nuovo melone Piel de sapo tondo con un grado brix superiore ai 16-17, una polpa croccante e dolce: siamo certi sarà un’attrattiva per i consumatori.



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