Mini anguria Gavina si consolida e sbarca a Londra

Risultati positivi per la seedless di Op Agricola Campidanese che investe anche in solidarietà

Mini anguria Gavina si consolida e sbarca a Londra
Aumentano le superfici dedicate alla mini anguria seedless “Gavina” che, forte dei risultati confortanti ottenuti in Sardegna e negli altri mercati già raggiunti, si prepara a sbarcare nei supermercati londinesi. “Rispetto all’anguria tradizionale - spiega a Italiafruit News Salvatore Lotta (nella foto), direttore commerciale dell’Op Agricola Campidanese di Terralba (Oristano) - la performance di Gavina è molto superiore; riteniamo che in futuro le angurie tradizionali, quelle da 10-12 chili, resteranno di nicchia anche per la maggior qualità delle mini”.

Il primo semestre dell’anno si chiude positivamente per l’Op sarda, che registra una crescita del 28% in termini di fatturato dopo aver archiviato il 2014 con un dato di 12 milioni di euro. Sono oltre una ventina le referenze immesse sul mercato, ma le mini angurie rappresentano uno dei fiori all’occhiello:  “La superficie dedicata ha raggiunto i 150 ettari, 30 dei quali destinati a un'altra varietà, con i semi, la cui commercializzazione è iniziata a metà maggio. Gavina, che ha a disposizione i restanti 120 ettari, ha invece alla spalle non più di una quindicina di giorni di campagna, dagli esiti peraltro molto positivi: ne sono già state venduti 4.000 quintali. Qui in Sardegna è ormai considerata un prodotto cool…”.



Per quanto riguarda i canali di riferimento, Lotta precisa che l’80% circa è rappresentato dalla grande distribuzione organizzata a fronte del 20% dei Mercati all’ingrosso. L’estero ha un ruolo di tutto rispetto, e c’è un’importante novità all’orizzonte: “porteremo Gavina a Londra, si stanno concludendo i controlli di rito e poi sbarcheremo nel Regno Unito”.



Ma non c’è solo il business: Agricola Campidanese-L’Orto di Eleonora acquisterà infatti il materiale necessario all’allestimento della nuova area ludico-creativa per “La Bottega Magica” Favole in movimento, laboratorio per minori e figli di donne vittime di violenza organizzato dal Centro Antiviolenza “Donna Eleonora” di Oristano, che diventerà spazio terapeutico di supporto agli interventi psicologici “tradizionali” che vengono già effettuati all’interno del Centro.

Prosegue poi il progetto Agri-Femmes del Centro di Formazione ai Mestieri di Mirango e della Fondazione San Filippo Neri, in Burundi: l’Orto di Eleonora sosterrà la costruzione di un locale Scuola per la realizzazione di due corsi di Formazione, uno in tecniche agricole e piccoli animali da allevamento, e uno in nutrizione. I corsi hanno come obiettivo l’inserimento di donne e giovani nelle attività agricole e di favorire un’educazione nutrizionale efficace tra la popolazione urbana e dare impulso alla produzione orticola nella città di Bujumbura, capitale del Burundi.

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