Scarti ortofrutticoli al centro della filiera del recupero

Oggi a Rimini inaugura Ecomondo: i progetti che riguardano il settore

Scarti ortofrutticoli al centro della filiera del recupero
Ortofrutta materia prima del futuro? Senza voler esagerare si potrebbe dire che lungo la filiera ortofrutticola ci sono diverse possibilità di alimentare l'industria del riciclo e, nell'ottica dell'economia circolare e grazie alle nuove tecnologie, avere nuovi materiali a disposizione.
 
Oggi alla Fiera di Rimini inaugura Ecomondo e nella mostra “EXNovoMaterials in the circular economy”, visitabile nella hall all’ingresso sud, ci sono diversi riferimenti alla filiera ortofrutticola. “Nuove materie che cambieranno il nostro modo di vivere”, sintetizza Roberto Coizet, curatore dell’esposizione dove una decina di start up italiane metteranno in evidenza i risultati delle loro ricerche.

Tra queste c'è il progetto Mogu (in giapponese, fungo) presentato dalla Mycoplast, start up che sfruttando gli scarti agricoli e alimentari, come la paglia di riso, la segatura, i fondi del caffè e la buccia di pomodori e patate, li trasforma in nutrimento per tipi particolari di funghi, da cui si riesce ad ottenere un biomateriale leggero come il polistirolo e biodegradabile, impermeabile e resistente alla fiamma, sostitutivo delle terracotte.



I ricercatori dell’azienda triestina Aep Polymers, invece, danno nuova vita agli anacardi: analizzandone il guscio, sono riusciti a trasformarli in polimeri liquidi e schiume adatti per l’isolamento e l’arredo.

Arriva invece dal Piemonte Poliphenolia, realtà che crea e produce creme anti invecchiamento utilizzando polifenoli estratti da bucce e semi di uva al termine del processo di vinificazione. Tra i primi a studiare i polifenoli in materiali per applicazioni mediche, Poliphenolia applica la conoscenza sulle proprietà biomediche dei polifenoli alla cosmetica.

Fertilana realizza invece, utilizzando gli scarti della lana di pecora, un fertilizzante adatto alla bioagricoltura.

Ad Ecomondo si parlerà poi di biometano ottenuto da sottoprodotti agricoli e rifiuti organici. Materie prime che, anche il mondo ortofrutticolo, può fornire in quantità. Domani il Consorzio Italiano Biogas e il Consorzio Italiano Compostatori presenteranno un percorso di valorizzazione di questa risorsa.

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