Xylella, verso il reimpianto degli ulivi nelle zone infette

Xylella, verso il reimpianto degli ulivi nelle zone infette
La Commissione europea apre alla possibilità di reimpianto di nuovi uliveti resistenti nell'area affetta da Xylella fastidiosa. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, dopo un incontro con il commissario europeo alla Salute Vytenis Andriukaitis. "Abbiamo chiesto al commissario Andriukaitis di rimuovere il divieto di impianto di nuovi uliveti nell'area della provincia di Lecce per tutta la zona dichiarata infetta. Il Commissario ha condiviso l'idea di lavorare tecnicamente su questa proposta e anche di aumentare le sperimentazioni in campo con team di scienziati che lavorino direttamente in Salento".

“Un segnale importante - ha proseguito Martina - anche per la possibilità di testare in maniera più diffusa la tenuta di alcune varietà, come il Leccino, rispetto all'attacco del batterio". Una conferma dei "passi in avanti nel monitoraggio da parte della Regione Puglia, riconosciuti anche dagli audit della Commissione europea".

Per il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, si tratta di un “segnale importante che ci auguriamo possa diventare presto operativo con l’abrogazione dell’art 5 della Decisione di Esecuzione n. 789 del 2015 assunta dall’Unione Europea che vieta ai coltivatori salentini, vale a dire delle provincie di Lecce e parte di Taranto e Brindisi, di impiantare piante nelle zone già infette. L’apertura dell’Ue rappresenta una speranza di ripresa economica e produttiva proprio dove la patologia ha azzerato un intero patrimonio olivicolo, ma la volontà di mettere a dimora nuove piante è anche il sintomo di una voglia di riscatto e di recuperare un giusto rapporto con l'ambiente e il territorio da parte del popolo salentino”. (rq)