«Fragole, un mese sotto i costi di produzione»

Suriano: «Prezzi ko dal 20 marzo al 20 aprile. Poi la ripresa»

«Fragole, un mese sotto i costi di produzione»
L'abbassamento delle temperature nelle ultime settimane è stato paradossalmente positivo per i produttori di fragole del meridione, e in particolare di Basilicata, Campania e Calabria, in quanto ha determinato un rallentamento della raccolta necessario per stabilizzare il mercato su prezzi superiori ai costi di produzione.

Club Candonga, 60% della produzione in un mese

Come sottolinea a Italiafruit News Carmela Suriano (in foto), Ceo del Club Candonga, "quest'anno abbiamo raccolto circa il 60% della nostra produzione totale tra il 20 marzo e il 20 aprile, un lasso di tempo molto breve e nel quale sono entrate in produzione contemporaneamente le regioni del Sud Italia, a seguito delle gelate di gennaio che avevano bloccato le piante. Nel Metapontino circa settemila tonnellate di fragole sono andate perdute per il gelo invernale, pari a circa 150 grammi per pianta". Di contro, il freddo ha favorito la produzione di drupacee, perché é arrivato in una fase dormiente dei frutteti: "Quest'anno in Basilicata ci ritroveremo con una super produzione di albicocche, pesche e nettarine; i frutteti sono pieni di frutta". 

Trenta giorni sotto i costi di produzione

"Il gelo invernale - evidenzia Suriano - ha avuto gravissime conseguenze sul mercato italiano: le quotazioni delle fragole, a marzo e aprile, sono scese al di sotto dei costi di produzione a fronte di volumi eccessivi. Basta pensare che, dal 20 marzo al 20 aprile, l'industria ha ritirato le piante a 20-30 centesimi di euro il chilo, quando per raccogliere un chilo di fragole sono necessari 40 centesimi. La produzione spagnola, in questo scenario, ha avuto spazi di mercato estremamente limitati nel nostro Paese".


Prospettive positive per il finale di campagna e l'export

Con il ritorno del freddo dalla seconda parte di aprile, poi, le condizioni sono via via cambiate in positivo. "Oggi in Italia si può riscontrare una buona domanda - dice la manager - sia da parte dei mercati generali che della grande distribuzione. L'offerta è quasi esclusivamente rappresentata dal prodotto di origine nazionale e soprattutto le quotazioni, che rispetto al periodo nero di aprile sono già raddoppiate, sono previste in ulteriore incremento nelle prossime settimane. Possiamo pertanto sperare di chiudere in maniera migliore questa campagna anomala, anche in ottica di esportazione perché la produzione tedesca ha subito perdite per le gelate". 

La Spagna, inoltre, è in procinto di terminare la sua campagna d'esportazione, mentre il Nord Italia registra importanti danni sempre a causa delle recenti gelate. "Oltre che in Germania, che la prossima settimana incrementerà la domanda e i prezzi di vendita in vista della festa della mamma, le fragole Candonga sono spedite in Austria e nei Paesi del Nord Europa, dove le produzioni locali sono in ritardo" conclude Suriano. "Abbiamo ancora una trentina di giorni per riuscire a recuperare quantomeno i costi di produzione".

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