Inaugurato lo stabilimento Albisole, il Gruppo Guidi scommette sull'albicocca

Magazzino innovativo e 350 ettari in Romagna, tre brand e una nuova varietà tardiva

Inaugurato lo stabilimento Albisole, il Gruppo Guidi scommette sull'albicocca
Un nuovo magazzino, tre distinti brand, 11 milioni di euro investiti, 350 ettari dedicati e 160 milioni di frutti da raccogliere. Ecco tutti i numeri del progetto albicocca del Gruppo Guidi, azienda romagnola che sabato scorso ha inaugurato nel Forlivese un moderno centro di lavorazione completamente dedicato a questo prodotto: 15.600 metri quadri di stabilimento adiacenti all'autostrada A14 e nel bel mezzo di 200 ettari di frutteti di proprietà.



La Società agricola Guidi di Roncofreddo (Forlì-Cesena) ha il suo core business nell'avicoltura –  non a caso all'inaugurazione erano presenti i maggiori imprenditori del settore, compreso Francesco Amadori – e complessivamente sviluppa un giro d'affari da 56 milioni di euro. La Divisione ortofrutta oggi fattura circa sette milioni ma nel giro di qualche anno questo valore è destinato più che a raddoppiare, quando nel 2020 entreranno in piena produzione tutti i frutteti.



E dall'avicoltura Guidi ha mutuato diverse esperienze. Le albicocche, ha spiegato l'imprenditore, in fin dei conti sono simili alle uova per colore, peso, prezzo... E ama conteggiare i frutti uno a uno: non ragiona a tonnellate ma a singola albicocca. E anche per il nuovo magazzino Albisole l'azienda romagnola ha preso spunto dalle modalità operative del settore delle carni. “La catena del freddo è continua, non viene mai interrotta – spiega il patron Giancarlo Guidi – Dalla campagna le albicocche entrano direttamente nello stabilimento, situato al centro dei nostri frutteti seguendo il modello statunitense: in questo modo c'è un risparmio di costi logistici, ma soprattutto ne guadagniamo in freschezza, potendo raccogliere i frutti al momento giusto per poi averli nei punti vendita nell'arco di 24 ore. Questa è la chiave della nostra novità. Abbiamo un altro obiettivo: così come siamo riusciti a produrre carni ad antibiotico zero, vogliamo anche albicocche a residuo zero”.



“Quando parliamo di agricoltura, parliamo di futuro”, questa la riflessione del sottosegretario all'agricoltura Giuseppe Castiglione nel suo intervento all'inaugurazione dello stabilimento Albisole. E la famiglia Guidi ha tutta l'intenzione di continuare a investire in modo innovativo sull'albicocca. “Nel mercato di questo frutto vediamo un grosso spazio di crescita – ragiona ancora il fondatore dell'impresa – il periodo di raccolta è passato da 60 a 110-120 giorni, da maggio a settembre”. Ma l'azienda sta testando una nuova varietà di albicocca rossa tardiva da raccogliere fino a ottobre.



Come accennato sono tre i brand con cui l'impresa romagnola commercializza i suoi frutti. “Tre brand sviluppati sotto la supervisione del responsabile marketing Patrick Caseley, che ha contribuito a dare una nuova identità all'azienda”, sottolinea Roberto Guidi, figlio del fondatore e tra i titolari dell'impresa. “Con Albisole ci rivolgiamo alla Gdo italiana, con questo marchio vendiamo 16 varietà selezionate da noi, le albicocche dalle caratteristiche organolettiche ed estetiche migliori. Il prodotto è venduto sia sfuso che confezionato, anche in cofanetti da 500 grammi. Questa settimana partiremo con la raccolta”.



Il nuovo brand in casa Guidi è però Rubysole. “Comprende nove varietà rosse, caratterizzate da colori e sapori completamente diversi dalla solita albicocca. Partiamo dal 5 giugno e terminiamo la raccolta a fine luglio – aggiunge l'imprenditore - C'è poi Premium, un marchio di alta qualità e selezionato per i piccoli supermercati e i punti vendita più tradizionali, con cui lavoriamo anche nei mercati all'ingrosso”.



Il progetto Albisole ha sette anni e da quest'anno, con l'avvio del nuovo magazzino, l'azienda inizierà a spingere sull'acceleratore. “Nel 2019 aggrediremo anche l'Europa, mentre per ora la nostra produzione non sarà ancora sufficiente a coprire la domanda interna – prosegue Guidi - In questi anni con il nostro brand Albisole abbiamo sempre garantito un prodotto con lo stesso grado di maturazione, lo stesso imballaggio, lo stesso confezionamento... Abbiamo notato una fidelizzazione automatica del consumatore non appena siamo entrati nella grande distribuzione organizzata". 

"Aver puntato sulla marca, in un momento in cui sulle albicocche non c'erano brand riconoscibili, ci ha aiutato e se fino a cinque anni fa non eravamo conosciuti in ortofrutta – conclude Roberto Guidi - oggi siamo tra le realtà di riferimento per le albicocche”.

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